
Nell’articolo pubblicato sulla rivista The Atlantic nell’ottobre 2018, adattato dal libro 21 lezioni per il XXI secolo, Yuval Noah Harari, storico e filosofo dell’Università Ebraica di Gerusalemme, descrive magistralmente come l’Intelligenza Artificiale probabilmente non causerà la rivoluzione delle macchine contro la specie umana, come mostrano i film. Tuttavia, con ogni probabilità, essa consentirà alle grandi corporazioni o ai governi autoritari, che detengono il controllo dei dati e della tecnologia, di manipolare le masse e di sottometterle arbitrariamente alle loro scelte.
L’aumento della tecnologia e l’automatizzazione dei servizi e delle decisioni porteranno gli esseri umani a dipendere sempre più dagli algoritmi per decisioni rapide e precise. Coloro che controlleranno gli algoritmi avranno il potere di controllare la popolazione. Un altro fattore cruciale è che molte professioni verranno sostituite in modo molto più efficiente dai computer, in grado di elaborare dati, prendere decisioni, condividere conoscenze e svolgere compiti più velocemente ed efficacemente di qualsiasi essere umano.
Come afferma l’autore: “Per evitare un simile risultato, per ogni dollaro e ogni minuto investiti nel miglioramento dell’IA, sarebbe saggio investire un dollaro e un minuto nell’esplorazione e nello sviluppo della coscienza umana.”
Con il continuo progresso dell’intelligenza artificiale, le competenze umane specifiche saranno sempre più richieste e diventeranno essenziali per avere successo sia nel mercato del lavoro che nella vita personale. Si tratta di competenze meno tecniche e più umane, denominate soft skills.
Le soft skills si riferiscono a competenze interpersonali, comportamentali e comunicative che non sono di natura tecnica o specifiche di una professione, ma giocano un ruolo cruciale nel successo di un individuo nell’ambiente lavorativo e nella vita in generale. Queste competenze sono spesso legate al modo in cui le persone interagiscono tra loro e affrontano diverse situazioni. Alcuni esempi comuni di soft skills includono:
Didattica e comunicazione efficace: La capacità di trasmettere informazioni complesse in modo chiaro e comprensibile, facilitando la comprensione e l’apprendimento. Comprende anche l’espressione di idee in modo obiettivo, paziente e non violento.
Lavoro di squadra: La capacità di collaborare con gli altri, condividere responsabilità e raggiungere obiettivi comuni.
Problem solving: La capacità di analizzare situazioni complesse, identificare soluzioni e prendere decisioni informate.
Adattabilità e flessibilità: La capacità di adattarsi ai cambiamenti e affrontare nuove situazioni in modo positivo.
Empatia e sensibilità: La capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri, dimostrando compassione e attenzione ai loro bisogni.
Leadership: La capacità di motivare, ispirare e guidare gli altri verso il raggiungimento di obiettivi.
Gestione del tempo: La capacità di stabilire priorità e gestire il tempo in modo efficiente per raggiungere i propri obiettivi.
Pensiero critico e analitico: La capacità di analizzare informazioni in modo obiettivo, valutare argomentazioni e prendere decisioni fondate.
Intelligenza emotiva: La capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, promuovendo relazioni interpersonali sane e decisioni equilibrate.
Creatività e innovazione: La capacità di generare idee originali e implementarle in modo pratico, favorendo lo sviluppo di soluzioni nuove ed efficienti in diversi contesti.
Apprendimento continuo: La volontà e la capacità di acquisire nuove conoscenze e competenze nel tempo, consentendo un costante adattamento ai cambiamenti personali e professionali.
Queste competenze sono sempre più apprezzate nel mercato del lavoro.
Con l’avanzare dell’automazione, le capacità umane come l’empatia, la creatività e il pensiero critico diventano ancora più importanti, poiché sono difficili da replicare con le macchine.
Pertanto, investire nello sviluppo delle soft skills non solo migliora l’occupabilità e il successo professionale, ma contribuisce anche al benessere personale. Sviluppare queste competenze richiede un processo di apprendimento continuo e di ricerca della consapevolezza di sé, che porta all’autocontrollo. L’aiuto di uno psicoterapeuta può guidare in questo percorso.