por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Saluti!
Prendersi cura della propria salute mentale e del proprio benessere è un passo molto importante. La decisione di cercare autoconoscenza richiede sanità mentale, intelligenza e coraggio, quindi, complimenti!
Le informazioni seguenti contribuiranno a garantire che possiamo ottenere il massimo dal processo psicoterapico, ti invitiamo a leggerle con attenzione!
L’obiettivo del processo psicoterapico.
Il processo psicoterapico aiuta nella costruzione di nuovi modi di affrontare situazioni e sentimenti conflittuali, affrontare sfide, gestire difficoltà e potenzialità, promuovendo trasformazione nella tua vita.
All’interno di un contesto sicuro e senza giudizi, racconti ciò che ti sta infastidendo e ciò che vorresti cambiare nella tua vita, fornendo il massimo dettaglio possibile, permettendo allo psicologo di comprendere integralmente il caso, considerando la tua storia di vita e le contingenze con cui sei in contatto in questo momento. Le situazioni vengono analizzate attraverso una lente tecnica e scientifica, vengono sviluppate strategie appropriate e alcuni comportamenti vengono riorientati affinché tu possa organizzarti meglio.
Nel corso delle sedute acquisisci abilità per affrontare limitazioni che ti impediscono di raggiungere i tuoi obiettivi, diventando più consapevole, imparando ad osservarti attraverso tecniche, e diventando indipendente per gestire meglio i tuoi comportamenti quotidiani.
La psicoterapia è una tecnica dedicata alla crescita personale e allo sviluppo emotivo, il cui scopo è modificare schemi negativi di pensiero e comportamento, contribuendo a migliorare il tuo benessere in generale. La decisione di diventare più consapevole porterà benefici che risuoneranno positivamente in tutte le aree della tua vita, incluso il benessere delle persone che ti circondano.
Psicoterapia online.
Le sedute saranno 100% online, individualizzate e accoglienti. La psicoterapia online funziona altrettanto bene quanto quella in presenza, poiché il processo di entrambe è essenzialmente verbale. La riservatezza e l’etica nell’assistenza sono preservate e gli stessi concetti e tecniche sono applicati. Permette alla persona interessata di beneficiare delle sedute terapeutiche ovunque si trovi, senza la necessità di spostamenti, risparmiando tempo.
Per un miglior sfruttamento della sessione online, è importante disporre di un luogo privato e di una buona connessione internet, senza interferenze esterne, riproducendo così un ambiente di studio. L’uso delle cuffie rende l’audio più nitido e rafforza la tua privacy. Durante le sessioni, evita di svolgere attività parallele. Il focus e l’attenzione sono fondamentali.
Impegno.
La psicoterapia è un trattamento a medio-lungo termine, e l’impegno del cliente è essenziale per il buon andamento delle sedute e per ottenere il massimo beneficio possibile. La frequenza delle sedute è fondamentale per l’efficienza terapeutica e i risultati.
Il segreto professionale riguardo ciò che viene portato in seduta dal cliente è garantito dal Codice Etico dello Psicologo, tranne nelle situazioni che mettono a rischio l’integrità del cliente o di altre persone.
L’approccio e la tecnica.
Le sedute di terapia seguiranno l’approccio Cognitivo-Comportamentale, che è un approccio moderno con comprovata efficacia scientifica, focalizzato sulla tua vita attuale e sui problemi che ti stanno causando disagio e limitazioni. Inoltre, si integrerà l’approccio Neuropsicologico che comprende come il funzionamento neuro-adattativo e le funzioni corticali cerebrali alterano i nostri stati mentali, e come i nostri stati emotivi determinano il comportamento, che a sua volta altera fisiologicamente il funzionamento cerebrale.
Comportamento, sentimenti (emozioni) e pensieri sono direttamente correlati. Mente e corpo collaborano tra loro, e il nostro obiettivo sarà identificare queste variabili e agire correttivamente su ciascuna di esse, per il quale sarà necessaria la tua collaborazione.
Nel corso delle sessioni, verranno fornite alcune spiegazioni con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulle interazioni comportamentali. Prima comprenderemo qual è la tua esigenza, come e perché si verifica, oltre a fornire tecniche e risorse per affrontarla. Uno degli obiettivi della psicoterapia è fornire autonomia per affrontare le tue proprie sfide.
Potrebbero essere assegnati compiti collaborativi ed esercizi comportamentali, letture, esercizi di scrittura o anche l’esperimentazione e l’esercizio di comportamenti o interazioni sociali. L’attenzione e la dedizione alle sedute, insieme all’impegno nelle attività che potrebbero essere proposte, contribuiranno al processo psicoterapeutico e ti aiuteranno a gestire le tue difficoltà.
Le fasi della psicoterapia.
Rilevamento delle richieste e accoglienza: Quali sono le ragioni che ti spingono a cercare la psicoterapia? Cosa ti sta disturbando in questo momento della tua vita? Comprendere la tua storia personale, analizzare i sintomi ed elaborare un’ipotesi diagnostica.
Definizione degli obiettivi: Lo psicoterapeuta e il cliente stabiliscono insieme gli obiettivi su cui lavorare e i comportamenti da modificare, guidando le sessioni con un focus sugli obiettivi.
Rivedere la tua storia di vita passata: Analizzare situazioni, ricordi, traumi ed esperienze passate della tua vita e comprendere come si organizzano e quali contingenze sono attualmente in gioco, producendo, mantenendo e perpetuando comportamenti e sentimenti inadeguati e indesiderati. Identificare atteggiamenti e comportamenti che, consapevolmente o inconsapevolmente, producono effetti o risposte contrarie alle aspettative e contribuiscono alla perpetuazione viziosa di un problema.
Sviluppare nuove abilità comportamentali: Attraverso l’applicazione di tecniche, sviluppare le abilità necessarie per cambiare comportamenti, sentimenti (emozioni) e credenze limitanti che potrebbero ostacolare la tua vita, acquisendo così le condizioni psicologiche per muoverti verso una vita più soddisfacente.
Mettere in pratica gli insegnamenti: Gradualmente riceverai indicazioni su come adottare nuove attitudini nella tua routine, che ti aiuteranno a superare le barriere e le difficoltà emotive. Dopo aver acquisito le abilità necessarie per affrontare i tuoi problemi, potrai interagire con il mondo in modo più sano, raggiungendo gli obiettivi stabiliti all’inizio della terapia.
Chiusura della terapia: Quando gli obiettivi della terapia saranno raggiunti, è probabile che la sofferenza emotiva diminuisca, segnando il momento appropriato per concludere il trattamento. Una volta interrotti i cicli che alimentavano i problemi e con le conoscenze e le nuove abilità acquisite, sarai in grado di seguire la tua vita e affrontare le difficoltà quotidiane senza dipendere direttamente dal supporto dello psicoterapeuta.
Quale sarà la frequenza e la durata delle sessioni?
La frequenza della psicoterapia dipende da ogni cliente, dalle sue necessità, possibilità e disponibilità; i giorni e gli orari saranno concordati di comune accordo. In generale, le sessioni si svolgono una volta a settimana e, con il passare del tempo, possono avvenire ogni due settimane. In casi speciali, possono essere effettuate più di una volta alla settimana.
Le sessioni avranno una durata di 50 minuti. Il suo orario sarà riservato per lei; in caso di ritardo, il tempo non verrà prolungato. Se non si presenta, l’orario resta valido e gli onorari saranno addebitati integralmente, poiché lo psicoterapeuta sarà a sua disposizione durante quel periodo. Se necessario, informi con almeno 24 ore di anticipo per il riprenotamento, salvo in caso di emergenza. Ricordi che è responsabilità del cliente ricordarsi dell’orario della psicoterapia.
Le assenze prolungate per ferie, pause, ecc. devono essere comunicate in anticipo per riservare i giorni e gli orari, tranne in caso di malattia. Le assenze superiori a due sessioni consecutive senza consenso preventivo comporteranno la rescissione di questo accordo e la perdita dell’orario.
Il periodo di ferie comprenderà una pausa festiva per Natale e Capodanno e un periodo durante l’anno che potrà essere diviso in due momenti, sempre soggetto a un accordo preventivo tra le parti.
Compensi, date e modalità di pagamento.
I compensi dovranno essere pagati al psicoterapeuta entro il giorno 10 (dieci) di ogni mese o al termine di ogni sessione, tramite bonifico bancario sul conto corrente, Banco Itaú 341, Agenzia 9098, Conto 03.201-5 o tramite chiave PIX: nandopigato@gmail.com. Per i pagamenti effettuati dall’estero in valuta estera, richiedere il codice IBAN e il codice Swift; eventuali tasse di trasferimento saranno a carico del cliente. Tutti i conti sono intestati al psicoterapeuta Edmar Fernando Pigato, con la ricevuta di bonifico o deposito che serve come adempimento dell’obbligo. Gli importi saranno concordati e potranno essere adeguati con un preavviso di 30 giorni.
Saranno addebitate le sessioni effettivamente realizzate e quelle prenotate in cui l’assenza non sia stata comunicata con un preavviso di almeno 24 ore. In caso di ritardi nei pagamenti, le sessioni potrebbero essere interrotte e l’orario preferenziale potrebbe essere riempito.
La rescissione di questo accordo può avvenire da entrambe le parti in qualsiasi momento, a condizione che vi sia una comunicazione preventiva affinché il professionista possa concludere il legame terapeutico, fornire il feedback necessario e, se necessario, effettuare il relativo rinvio.
Le basi legali per la psicoterapia online.
Nel novembre 2018 è entrata in vigore la Risoluzione 011/2018 del Consiglio Federale di Psicologia che regolamenta, registra e autorizza i professionisti per la modalità di assistenza online.
I servizi saranno forniti in conformità con la legge 8.078/90, relativa alla fornitura di servizi da parte di professionisti liberali, e con il Codice Etico Professionale dello Psicologo n. 10/2005 del Consiglio Federale di Psicologia.
Conto su di te affinché possiamo avere successo nel processo psicoterapeutico!
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Greetings!
Taking care of your mental health and well-being is a very important step. The attitude of seeking self-knowledge requires sanity, intelligence, and courage, so congratulations!
The following information will help us make the most of the psychotherapeutic process, so please read it carefully!
The goal of the psychotherapeutic process.
The psychotherapeutic process helps in building new ways of dealing with conflicting situations and feelings, facing challenges, managing difficulties and potentials, promoting transformation in your life.
Within a safe and non-judgmental context, you share what is bothering you and what you would like to change in your life, providing as many details as possible, allowing the psychologist to fully understand the case, considering your life history and the circumstances you are currently facing. Situations are analyzed through a scientific technical lens, appropriate strategies are developed, and some behaviors are reoriented so that you can better organize yourself.
Throughout the sessions, you acquire skills to face limitations that prevent you from achieving your goals. More consciously, having learned to observe yourself through techniques, you will become independent in better managing your behaviors in everyday life.
Psychotherapy is a technique dedicated to personal growth and emotional development, with the purpose of altering negative patterns of thinking and behavior, contributing to improving your overall well-being. The decision to become more aware will bring benefits that will positively resonate in all areas of your life, including the well-being of those around you.
Online Psychotherapy.
Sessions will be 100% online, individualized, and welcoming. Online psychotherapy works just as well as in-person sessions, as the process of both is essentially verbal. Confidentiality and ethics in the service are preserved, and the same knowledge and techniques are applied. It allows individuals to benefit from therapeutic sessions wherever they are, without the need for travel, saving time.
For a better experience in the online session, it is important to have a private space with a good internet connection, free from external interruptions, thus replicating a consultation environment. Using headphones improves the audio clarity and strengthens your privacy. During sessions, avoid engaging in parallel activities. Focus and attention are crucial.
Commitment.
Psychotherapy consists of a medium- to long-term treatment. The client’s commitment is essential for the smooth progress of the sessions and to make the most out of the process. Its frequency is crucial for therapeutic efficiency and results.
Confidentiality regarding what is shared during sessions by clients is guaranteed by the Code of Ethics of Psychologists, except in situations that may jeopardize the client’s integrity or the integrity of others.
The approach and the technique.
The therapy sessions will follow the Cognitive Behavioral approach, a modern approach with scientific validation, focusing on your current life and the problems that are bothering and limiting you. Through the Neuropsychological approach, which understands how neuroadaptive functioning and cortical brain functions alter our mental states, and how our emotional states determine behavior, which in turn, physiologically alter brain functioning.
Behavior, feelings (emotions), and thoughts are directly related. Mind and body collaborate with each other, and our goal will be to identify these variables and act correctively on each of them, for which your collaboration will be necessary.
Throughout the sessions, some explanations will be provided to offer knowledge about behavioral interactions. First, we will understand the demand, how and why it occurs, and we will provide techniques and resources to help you face it. One of the goals of psychotherapy is to provide autonomy so that you can handle your own demands.
Collaborative tasks and behavioral exercises may be assigned, such as some reading, writing exercises, or even experimenting with and practicing certain behaviors or social interactions. Attention, dedication to the sessions, and commitment to the tasks that may be proposed will contribute to the psychotherapeutic process and help you handle your demands.
The stages of psychotherapy.
Identifying demands and welcoming: What are your reasons for seeking psychotherapy? What is bothering you at this moment in your life? Understand your personal history, analyze symptoms, and develop a diagnostic hypothesis.
Defining goals: The psychotherapist and the client work together to establish goals they want to work on and behaviors they wish to modify, guiding the sessions with a focus on objectives.
Reviewing your past life history: Analyze situations, memories, traumas, and past experiences from your life history to understand how you are organized and what contingencies are currently operating, producing, maintaining, and perpetuating inappropriate and unwanted behaviors and feelings. Identify attitudes and behaviors that, consciously or unconsciously, produce an effect or response opposite to the expected, contributing to the vicious perpetuation of a problem.
Developing new behavioral skills: Through the application of techniques, develop the necessary skills to change behaviors, feelings (emotions), and limiting beliefs that may be hindering your life, thus acquiring the psychological conditions to move toward a more satisfying life.
Putting the learnings into practice: Gradually, you will receive guidance to adopt new attitudes in your routine, which will help overcome emotional barriers and difficulties. After acquiring the necessary skills to cope with your problems, you will be able to interact with the world in a healthier way, achieving the goals established at the beginning of therapy.
Ending therapy: When the goals of therapy are achieved, it is likely that emotional suffering will diminish, indicating the appropriate time to end treatment. Once the cycles that fueled the problems are broken and with the knowledge and new skills acquired, you will be able to continue your life and face daily adversities without directly depending on the psychologist’s support.
What will be the frequency and duration of the sessions?
The frequency of psychotherapy depends on each client’s needs, possibilities, and availability, and the days and times will be agreed upon mutually. In general, sessions occur once a week, and over time, they may become biweekly. In special cases, they may occur more than once a week.
Sessions will last 50 minutes. Your time slot will be reserved for you, and in case of delays, the time will not be extended. If you do not attend, the time is still valid, and the full fee will be charged because the psychotherapist will be available during that period. In case you need to be absent, inform with at least 24 hours’ notice for rescheduling, except in cases of emergency. Remember, the responsibility to remember the psychotherapy schedule lies with the client.
Prolonged absences for vacations, breaks, etc., must be communicated in advance so that the days and times are not reserved, except in cases of illness. Absences for more than two consecutive sessions without prior agreement will result in the termination of this agreement and the loss of the time slot.
The vacation period will include a festive break for Christmas and New Year, as well as a period during the year that may be divided into two parts, always subject to prior agreement between both parties.
Fees, dates, and payment methods.
The fees must be paid to the psychotherapist by the 10th (tenth) of each month or at the end of each session, via bank deposit to the following account: Banco Itaú 341, Agency 9098, Account 03.201-5, or through PIX key: nandopigato@gmail.com. For payments made from abroad in foreign currency, please request the IBAN Code and Swift Code. Any transfer fees will be the responsibility of the client. All accounts are under the name of the psychotherapist Edmar Fernando Pigato, and the proof of transfer or deposit will serve as proof of fulfillment of the obligation. The amounts will be agreed upon and may be adjusted with a 30-day prior notice.
Sessions that are conducted and those reserved where the absence has not been communicated with at least 24 hours’ notice will be charged. In case of payment delays, sessions may be interrupted, and your preferred time slot may be filled.
Either party can terminate this agreement at any time, provided there is prior communication so that the professional can conclude the therapeutic relationship, provide the necessary feedback, and, if necessary, make the appropriate referral.
The legal bases for online psychotherapy.
In November 2018, Resolution 011/2018 of the Federal Council of Psychology came into effect, which regulates, registers, and authorizes professionals for online service delivery.
The services will be provided in accordance with Law 8.078/90 regarding the provision of services by independent professionals and the Professional Ethics Code of Psychologists No. 10/2005 of the Federal Council of Psychology.
I count on you for us to succeed in the psychotherapeutic process!
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Why is self-knowledge so important?
The process of knowing oneself, understanding one’s emotions, values, abilities, and limitations is fundamental for personal development and making more conscious decisions…
Some habits and skills anthropologically linked to the physical and intellectual development of our species have been neglected, disregarded, forgotten, and replaced…
Essential human skills to adapt to the digital world.e ao mundo digital.
In the article written and published in The Atlantic magazine in October 2018, adapted from the book ’21 Lessons for the 21st Century,’ Yuval Noah Harari, historian and philosopher at the Hebrew University of Jerusalem…
At the moment of fertilization of the egg by the sperm, the zygote acquires its genetic material and begins the transformations that will lead to the formation of the embryo. Mitotic divisions, called “cleavage or segmentation of the blastomeres,” continue to occur in the woman’s fallopian tube…
Herbert J. Freudenberger (Germany, 1926 – New York, 1999) was the psychologist who described the symptoms of professional exhaustion and conducted a comprehensive study on Burnout Syndrome…
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Perché l’autoconoscenza è così importante?
Il processo di conoscere se stessi, comprendere le proprie emozioni, valori, abilità e limitazioni è fondamentale per lo sviluppo personale e per prendere decisioni più consapevoli…
Abitudini fondamentali per una buona salute mentale.
Alcuni abitudini e capacità antropologicamente legate allo sviluppo fisico e intellettuale della nostra specie sono state trascurate, disprezzate, dimenticate e sostituite…
Competenze umane essenziali per adattarsi al mondo digitale.
Nell’articolo scritto e pubblicato nella rivista The Atlantic nell’ottobre del 2018, adattato dal libro ’21 Lezioni per il XXI Secolo’, Yuval Noah Harari, storico e filosofo dell’Università Ebraica di Gerusalemme…
Al momento della fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo, lo zigote acquisisce il suo materiale genetico e inizia le trasformazioni che daranno origine all’embrione. Nella tuba di Falloppio della donna avvengono ancora divisioni mitotiche, chiamate “cleavage o segmentazione dei blastomeri“…
Herbert J. Freudenberger (Germania, 1926 – New York, 1999) è stato lo psicologo che ha descritto i sintomi dell’esaurimento professionale e ha condotto uno studio approfondito sulla Sindrome da Burnout…
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Saudações!
Cuidar da sua saúde mental e do seu bem-estar é um passo muito importante, a atitude de buscar autoconhecimento requer sanidade, inteligência e coragem, portanto, parabéns!
As informações a seguir contribuirão para que tenhamos o melhor aproveitamento possível do processo psicoterapêutico, leia-as com atenção!
O objetivo do processo psicoterapêutico.
O processo psicoterapêutico auxilia na construção de novas maneiras de lidar com situações e sentimentos conflitantes, enfrentar desafios, manejar dificuldades e potencialidades promovendo transformação em sua vida.
Dentro de um contexto seguro e sem julgamentos, você relata aquilo que está incomodando e o que gostaria de mudar na sua vida fornecendo o máximo de detalhes possíveis permitindo ao psicólogo compreender integralmente o caso, considerando sua história de vida e as contingências as quais está em contato nesse momento, as situações são analisadas através de uma lente técnica científica, estratégias apropriadas são desenvolvidas e alguns comportamentos são reorientados para que você possa melhor se organizar.
Ao longo das sessões você adquire habilidades para enfrentar limitações que o impeçam de conquistar seus objetivos, mais consciente tendo aprendido a observar-se através de técnicas, tornar-se-á independente para melhor manejar seus comportamentos no dia a dia.
A psicoterapia é uma técnica dedicada ao crescimento pessoal e desenvolvimento emocional, cujo propósito é alterar padrões negativos de pensamento e comportamento, contribuindo para melhorar seu bem-estar como um todo. A decisão de se tornar mais consciente trará benefícios que ecoarão positivamente em todas as áreas de sua vida, inclusive no bem-estar das pessoas à sua volta.
A psicoterapia online.
Os atendimentos serão 100% online, individualizados e acolhedores. A psicoterapia online funciona tão bem quanto a presencial, pois o processo de ambas é essencialmente verbal, o sigilo e a ética no atendimento são preservados e os mesmos conhecimentos e técnicas são aplicados, permite que a pessoa interessada possa se beneficiar das sessões terapêuticas onde quer que ela esteja, sem a necessidade de deslocamentos, economizando o seu tempo.
Para um melhor aproveitamento da sessão online, é importante dispor de um local com privacidade e boa conexão de internet, sem interferências externas, reproduzindo assim um ambiente de consultório. O uso de fones de ouvidos torna o áudio mais nítido e fortalece a sua privacidade. Durante as sessões não realize atividades paralelas. O foco e a atenção são fundamentais.
Compromisso.
A psicoterapia consiste em um tratamento de médio a longo prazo, o comprometimento do cliente é essencial para o bom andamento das sessões e para obter o melhor aproveitamento possível, sua frequência é fundamental para a eficiência terapêuticae seus resultados.
O sigilo a respeito do que é trazido em sessão pelos clientes fica assegurado pelo Código de Ética do Psicólogo, exceto em situações que colocam em risco a sua integridade ou de outras pessoas.
A abordagem e a técnica.
As sessões de terapia seguirão a abordagem Cognitivo Comportamental, é uma abordagem moderna com comprovação científica, com foco na sua vida atual e nos problemas que estejam incomodando e limitando, e através da abordagem Neuropsicológica que compreende como o funcionamento neuro adaptativo, as funções corticais cerebrais alteram nossos estados mentais e como nossos estados emocionais determinam o comportamento e por sua vez, alteram fisiologicamente o funcionamento cerebral.
Comportamento, sentimentos (emoções) e pensamentos estão diretamente relacionados. Mente e corpo colaboram entre si, nosso objetivo será identificar essas variáveis e agir corretivamente sobre cada uma delas e para tanto será necessária à sua colaboração.
Ao longo das sessões algumas explicações serão fornecidas, com o objetivo de proporcionar conhecimento sobre as interações comportamentais, primeiro iremos entender o que é a demanda, como e porque ela ocorre, além de transmitir técnicas e recursos para que possa enfrentá-la, um dos objetivos da psicoterapia é fornecer autonomia para que você possa lidar com as suas próprias demandas.
Tarefas colaborativas e exercícios comportamentais poderão ser passados, alguma leitura, exercícios de escrita ou até mesmo experimentar e exercitar algum comportamento ou interação social, atenção e dedicação às sessões e compromisso com as tarefas que poderão ser propostas contribuirão com o processo psicoterápico e ajudarão a lidar com suas demandas.
As etapas da psicoterapia.
Levantamento de demandas e acolhimento: quais são os seus motivos para buscar a psicoterapia? O que está incomodando nesse momento da sua vida? Entender seu histórico pessoal, analisar sintomas e elaborar uma hipótese diagnóstica.
Definição de objetivos: psicoterapeuta e cliente constroem juntos metas que desejam trabalhar e comportamentos que desejam modificar, orientando as sessões com foco em objetivos.
Rever sua história de vida passada: analisar situações, lembranças, traumas e vivências anteriores da sua história de vida e compreender como se organiza e quais contingências estão operando atualmente, produzem, mantém e perpetuam comportamentos e sentimentos inadequados e indesejados. Identificar atitudes e comportamentos que, consciente ou inconscientemente, produzem efeito ou resposta contrária ao esperado e contribuem para a perpetuação viciosa de um problema.
Desenvolver novas habilidades comportamentais: através da aplicação de técnicas desenvolver as habilidades necessárias para mudar comportamentos, sentimentos (emoções) e crenças limitantes que possam estar dificultando sua vida, adquirindo assim condições psicológicas de caminhar em direção a uma vida mais satisfatória.
Colocar os aprendizados em prática: gradualmente receberá orientação para adotar novas atitudes em sua rotina o que irá ajudar a superar barreiras e dificuldades emocionais, após adquirir as habilidades necessárias para lidar com seus problemas poderá interagir com o mundo de maneira mais saudável alcançando as metas estabelecidas no começo da terapia.
Encerramento da terapia: quando os objetivos da terapia forem alcançados é provável que o sofrimento emocional diminua, indicando o momento adequado para encerrar o tratamento. Rompidos os ciclos que alimentavam os problemas e com o conhecimento e novas habilidades adquiridas, será capaz de seguir sua vida e enfrentar adversidades no seu cotidiano, sem depender diretamente do suporte do psicólogo.
Qual será a frequência e a duração das sessões?
A frequência da psicoterapia depende de cada cliente, sua necessidade, possibilidade e disponibilidade, dias e horários serão acordados em comum acordo. Em geral as sessões ocorrem uma vez por semana e com o passar do tempo podem ocorrer quinzenalmente. Em casos especiais podem ocorrer mais de uma vez por semana.
As sessões terão duração de 50 minutos. O seu horário estará reservado para você, em casos de atraso o tempo não será prolongado. Caso você não compareça o horário continua sendo válido e os honorários serão cobrados integralmente pois o psicoterapeuta estará à sua disposição neste período. Em casos de necessidade de seu ausentar, informar com até 24 horas de antecedência para reagendamento, salvo em casos de urgência. Lembre-se, o compromisso de lembrar do horário da psicoterapia é do cliente.
Ausências prolongadas de férias, recesso etc., deverão ser comunicadas previamente para que os dias e horários sem reservados, exceto em casos de doenças. Ausências por mais de duas sessões consecutivas sem prévio consenso incorrerão na rescisão deste acordo e perda do horário.
O período de férias compreenderá um recesso festivo de Natal e Ano Novo e um período no decorrer do ano que poderá ser dividido em dois momentos, sempre sujeito a prévio acordo entre as partes.
Honorários, datas e formas de pagamento.
Os honorários deverão ser pagos para o psicoterapeuta até o dia 10 (dez) de cada mês ou ao fim de cada sessão, mediante depósito em conta corrente, Banco Itaú 341, Agência 9098, Conta 03.201-5 ou através de chave PIX: nandopigato@gmail.com. Para pagamentos enviados do exterior em moeda estrangeira solicite o Código IBAN e o Código Swift, eventuais taxas de transferência serão de responsabilidade do cliente. Todas as contas são de titularidade do psicoterapeuta Edmar Fernando Pigato, servindo o comprovante de transferência ou depósito como cumprimento da obrigação. Os valores serão acordados e poderão ser reajustados com aviso prévio de 30 dias.
Serão cobradas as sessões realizadas e as reservadas em que sua ausência não tenha sido comunicada com aviso prévio de até 24 horas. Em caso de atrasos de pagamento as sessões poderão ser interrompidas e sua horário preferencial poderá ser preenchido.
A rescisão deste acordo pode ocorrer por ambas as partes a qualquer momento, desde que haja comunicação prévia para que o profissional possa encerrar o vínculo terapêutico, fornecer as devolutivas necessárias e eventualmente realizar o devido encaminhamento.
As bases legais para a psicoterapia online.
Em novembro de 2018 entrou em vigor a Resolução 011/2018 do Conselho Federal de Psicologia que regulamenta, cadastra e autorizada profissionais para a modalidade de atendimento online.
Os serviços serão prestados de acordo com a lei 8.078/90, no que diz respeito à prestação de serviços por profissionais liberais e com o Código de Ética Profissional do Psicólogo nº 10/2005 do Conselho Federal de Psicologia.
Conto com você para que tenhamos êxito no processo psicoterapêutico!
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Herbert J. Freudenberger (Alemanha, 1926 – Nova Iorque, 1999) foi o psicólogo que descreveu os sintomas de esgotamentos profissional que levou a cabo um amplo estudo que sobre a Síndrome de Burnout (do inglês burn – queimar-se + out – exterior / queimar-se por completo, esgotamento ou esvaziamento em função do trabalho).
Durante o seu trabalho no atendimento de adictos crônicos em um ambiente profissional que carecia de equipe e materiais, em função da alta demanda emocional caracterizada pelo tipo de trabalho e pelas condições desgastantes (falta de material, demanda excessiva, elevada tensão e aumento da dificuldade), passou a notar em seus colegas um desgaste de humor e uma desmotivação sucessiva no trabalho, sinais de sintomas físicos e psíquicos de exaustão emocional.
Em 1980 publicou um livro que trata sobre o esgotamento profissional com o estresse como teoria de fundo e conceito multifatorial, tornando-se referência para o assunto.
“O trabalhador deixa de investir no seu trabalho e na relação afetiva que dele decorre, aparentemente, torna-se incapaz de se envolver com ele. Leva a pessoa a se descobrir sem recursos para lidar com situações de estresse.” (Maslach, Jackson, 1981).
É uma forma persistente do estresse ocupacional que se torna uma doença crônica, é uma síndrome depressiva decorrente do excesso ou condições extenuantes e estressantes relativas ao trabalho. É um distúrbio emocional com sintomas de exaustão extrema, estresse e esgotamento físico resultante de trabalho desgastante que demandam muita competitividade ou responsabilidade, o excesso de trabalho é a principal causa, esta síndrome é comum em profissionais que atuam diariamente sob pressão e com responsabilidades constantes, como médicos, enfermeiros, professores, policiais, jornalistas, dentre outros.
A Síndrome de Burnout também pode acontecer quando o profissional planeja ou é pautado para objetivos de trabalho muito difíceis, situações em que a pessoa possa achar, por algum motivo, não ter capacidades suficientes para os cumprir. Essa síndrome pode resultar em estado de depressão profunda e por isso é essencial procurar apoio profissional no surgimento dos primeiros sintomas. O diagnóstico é basicamente clínico realizado através da investigação dos sintomas ou através de inventários padronizados.
Envolve:
Exaustão emocional;
Falta ou carência de energia acompanhada de sentimento de esgotamento emocional cuja manifestação pode ser física, psíquica ou uma combinação entre os dois, os trabalhadores percebem que já não possuem condições de despender mais energia para suas atividades por esgotamento de seus recursos.
Despersonalização;
Tratar clientes, colegas e organização como objetos, passa a se portar de forma fria, distantes, ao cinismo constante e principalmente a dissimulação afetiva, a se tornar distante, a um endurecimento afetivo e insensibilidade emocional do trabalhador. As manifestações mais comuns são a ansiedade, aumento da irritabilidade, perda de motivação, redução e comprometimento dos resultados e metas de trabalho, redução do idealismo de pertencimento da empresa ou trabalho, alienação constante do meio de trabalho passando pela critica contumaz e do desgosto por não querer se envolver até a completa autoexclusão do ambiente a uma conduta autocentrada (egoísta).
Diminuição da realização pessoal.
Sentimento de inadequação pessoal e profissional com tendência de autoavaliação negativa, constantemente passando da critica ao trabalho, as pessoas e ao ambiente para um sentimento de autocrítica e menor valia, diminuição do sentimento de competência que levam a uma frustração e a um sentimento de inadequação de si mesmo para com o espaço de trabalho ou a sua função chegando a sensação de infelicidade e descontentamento geral consigo e com o seu trabalho.
Qualquer trabalhador pode desenvolvê-la, mas o maior risco de incidência e geralmente com mairo intensidades nos profissionais que mantém contato direto no atendimento com outras pessoas especialmente no atendimento a demandas de ordem emocional, psicológico ou situações de trauma, especialmente na tríade clássica dos profissionais de cuidados e de atenção ao próximo que são os mais acometidos: os profissionais de saúde, educação e de segurança pública.
As causas.
A Síndrome de Burnout é uma síndrome multidimensional e suas causas também partem de um escopo multifocal.
Individuais:
Pessoas com alta motivação, excesso de dedicação e idealismo elevado com relação ao trabalho, pessoas com maior rigidez de comportamento e maior perfeccionismo.
Organizacionais:
Empresas que oferecem pouco apoio organizacional e oferecem condições precárias de trabalho, ambientes com falta de autonomia em empresas opressoras e inadequação salarial, falta de oportunidades de promoções.
Sociais:
Ambientes que favorecem o isolamento social dentro do trabalho e a falta de senso de comunidade e de pertencimento a empresa ou ao ambiente, dificuldade ou inexistência de trabalho em grupo, mesmo em equipes multiprofissionais (mas que somente trabalham no mesmo lugar, sem sentimento de equipe e sem interconexão das áreas de conhecimento, trabalhando cada uma de maneira independente).
A interação desses fatores tende a produzir percepção de baixa valorização profissional resultando em Burnout.
A Síndrome de Burnout está descrita na Classificação Internacional de Doenças – CID-10 – Inciso XII – Grupo V – Transtornos mentais e do comportamento relacionado com o trabalho – CID Z73.0 (Sensação de estar acabado (Síndrome de Burnout; Síndrome de esgotamento profissional)
Diagnóstico.
O diagnóstico da Síndrome de Burnouté feita por profissional de saúde especialista psicoterapeuta ou psiquiatra após análise clínica do paciente.
O psiquiatra e o psicólogo são os profissionais de saúde indicados para identificar o problema e orientar a melhor forma do tratamento, conforme cada caso.
Muitas pessoas não buscam ajuda médica por não saberem ou não conseguirem identificar todos os sintomas e, por muitas vezes, acabam negligenciando a situação sem saber que algo mais sério pode estar acontecendo.
Amigos próximos e familiares podem ser bons pilares no início, ajudando a pessoa a reconhecer sinais de que precisa de ajuda. No âmbito do Sistema Único de Saúde (SUS), a Rede de Atenção Psicossocial (RAPS) está apta a oferecer, de forma integral e gratuita, todo tratamento, desde o diagnóstico até o tratamento medicamentoso. Os Centros de Atenção Psicossocial, um dos serviços que compõe a RAPS, são os locais mais indicados.
Mensuração da Síndrome de Burnout.
O instrumento mais utilizado para o diagnóstico é o MBI – (Maslach Burnout Inventory – Maslach, Jacson, 1978) é um inventário auto aplicado com 22 itens exclusivo para a avaliação da síndrome, a partir do modo como o trabalhador vivencia o seu trabalho, sem considerar antecedentes e consequências do processo e parte da análise de duas dimensões (exaustão emocional e despersonalização), incluída a terceira (realização profissional), após estudo desenvolvido em 1993.
Sintomas.
A Síndrome de Burnout envolve nervosismo, sofrimentos psicológicos e problemas físicos, como dor de barriga, cansaço excessivo e tonturas. O estresse e a falta de vontade de sair da cama ou de casa, quando constantes, podem indicar o início da doença.
Os principais sinais e sintomas que podem indicar a Síndrome de Burnout são:
Cansaço excessivo, físico e mental;
Dor de cabeça frequente;
Alterações no apetite;
Insônia;
Dificuldades de concentração;
Sentimentos de fracasso e insegurança;
Negatividade constante;
Sentimentos de derrota e desesperança;
Sentimentos de incompetência;
Alterações repentinas de humor;
Isolamento;
Fadiga.
Pressão alta.
Dores musculares.
Problemas gastrointestinais.
Alteração nos batimentos cardíacos.
Normalmente esses sintomas surgem de forma leve, mas tendem a piorar com o passar dos dias. Por essa razão, muitas pessoas acham que pode ser algo passageiro. Para evitar problemas mais sérios e complicações da doença, é fundamental buscar apoio profissional assim que notar qualquer sinal. Pode ser algo passageiro, como pode ser o início da Síndrome de Burnout.
Enfrentamento do Burnout.
Objetivos e focos de mudanças multifatoriais para o enfrentamento:
Indivíduo:
É o mais comum, a intervenção focada no indivíduo e em suas habilidades comportamentais e cognitivas através da experimentação e do aumento de repertório comportamental para o enfrentamento do Burnout. Trabalhar características pessoais e respostas emocionais frente a situações estressantes, suporte a saúde, qualidade de vida e suporte social. Encaminhamentos a profissionais de saúde, tratamento, desenvolvimento de hábitos saudáveis, rede de apoio e suporte social (familiar e profissional).
Relação indivíduo-organização:
Busca a melhoria da comunicação, em geral a comunicação é pouco assertiva no ambiente de trabalho, muito ruído nas comunicações o que interfere muito na produção e na qualidade do trabalho e por consequência interfere negativamente na saúde do trabalhador e no trabalho em equipe de forma saudável, o foco será na correção das disfuncionalidades dessas equipes.
Organização:
Foca-se dentro da organização nas ferramentas práticas de gestão organizacional, como o treinamento e na promoção de mudanças das condições físico-ambientais dentro do ambiente de trabalho. Modificação das situações em que se desenvolvem as atividades e o processo de trabalho, buscando e promovendo o aumento do apoio organizacional que tornam o ambiente mais adequado e menos danoso a saúde mental de seus colaboradores.
Intervenções combinadas:
Intervenção combinada entre as partes (indivíduo e organização) Visa atender a necessidade de cada pessoa que sofre da síndrome e busca especialmente promover ajustes ambientais para a redução dos estímulos estressores ou a dessensibilizarão a eles. Ambientes com grande variabilidade de estressores que podem causar problemas em muitas pessoas e devem ser manejados para a solução e redução desses agentes estressores com ações de prevenção, promoção e tratamento, especialmente em ações de enfrentamento preventivas através do envolvimento de todos em discussões e reflexões dos problemas e estruturando mudanças. Empresas mais ajustadas e com ambientes menos agentes estressores tendem a ser mais produtivas e consequentemente pela maior e mais sincera adesão e comprometimento de seus colaboradores terem melhores resultados.
Tratamento
O tratamento da Síndrome de Burnout é feito basicamente com psicoterapia, mas também pode envolver medicamentos (antidepressivos e/ou ansiolíticos). Em geral em estágios iniciais a psicoterapia pode ser diretamente efetiva para a mudança dos agentes estressores e a forma de lidar com eles, regredindo os sentimos, em estágios mais avançados o uso de medicação será necessário, mas somente se os estímulos causadores forem retirados, ou o cliente ficará dependente da medicação e voltará a desenvolver a síndrome tão logo volte a suas atividades. O tratamento normalmente surte efeito entre um e três meses, mas pode perdurar por mais tempo, conforme cada caso. Mudanças nas condições de trabalho e, principalmente, mudanças nos hábitos e estilos de vida.
A atividade física regular e os exercícios de relaxamento devem ser rotineiros, para aliviar o estresse e controlar os sintomas da doença. Após diagnóstico médico, é fortemente recomendado que a pessoa tire férias e desenvolva atividades de lazer com pessoas próximas – amigos, familiares, cônjuges etc.
Afastamento do ambiente estressor, muitas pessoas acabam obtendo o afastamento psiquiátrico do trabalho o que as fazem se sentir melhores, essa é uma importante janela de oportunidade para a psicoterapia e o desenvolvimento de repertórios comportamentais mais resilientes para voltar a lidar com situações e ambientes estressantes e principalmente a agir sobre ele ou ter condições de mudar de ambiente.
Sinais de piora: Os sinais de piora do Síndrome de Burnout surgem quando a pessoa não segue o tratamento adequado e continua exposta ao ambiente e as situações estressantes. Com isso, os sintomas se agravam e incluem perda total da motivação e distúrbios gastrointestinais. Nos casos mais graves, a pessoa pode desenvolver uma depressão, que muitas vezes pode ser indicativo de internação para avaliação detalhada e possíveis intervenções médicas.
Prevenção.
A melhor forma de prevenir a Síndrome de Burnout são estratégicas que diminuam o estresse e a pressão no trabalho. Condutas saudáveis evitam o desenvolvimento da doença, assim como ajudam a tratar sinais e sintomas logo no início.
As principais formas de prevenir a Síndrome de Burnout são:
Defina pequenos objetivos na vida profissional e pessoal;
Participe de atividades de lazer com amigos e familiares;
Faça atividades que “fujam” à rotina diária, como passear, comer em restaurante ou ir ao cinema;
Evite o contato com pessoas “negativas”, especialmente aquelas que reclamam do trabalho ou dos outros;
Converse com alguém de confiança sobre o que se está sentindo;
Faça atividades físicas regulares. Pode ser academia, caminhada, corrida, bicicleta, remo, natação etc.;
Evite consumo de bebidas alcoólicas, tabaco ou outras drogas, porque só vai piorar a confusão mental;
Não se automedique nem tome remédios sem prescrição médica.
Analise como está a sua relação com o trabalho.
Dê atenção a sua saúde física e psíquica, faça exames periódicos e busque o autoconhecimento.
Outra conduta muito recomendada para prevenir a Síndrome de Burnout é descansar adequadamente, com boa noite de sono (pelo menos 8h diárias). É fundamental manter o equilíbrio entre o trabalho, lazer, família, vida social e atividades físicas.
Leia o texto “Hábitos angulares para uma boa saúde mental” clicando no link abaixo:
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
NEUROPSICOLOGIA APLICADA A NEUROLOGIA INFANTIL
FERNANDO PIGATO – FCM – UNICAMP – 2005
O NEURODESENVOLVIMENTO
Sumário
1. A fecundação.
2. A Implantação.
3. A Gastrulação.
4. Os três folhetos embrionários: ectoderma, mesoderma, endoderma.
5. A neurulação: o fechamento do tubo neural.
6. Formação do SNC
6.1. As três vesículas primárias do tubo neural: prosencéfalo; mesencéfalo e rombencéfalo.
6.2. Prosencéfalo.
6.2.1. Telencéfalo e diencéfalo.
6.2.1.1. Substâncias brancas e cinzentas.
6.3. Mesencéfalo.
6.4. Rombencéfalo.
7. Histogênese dos neurônios
7.1. Proliferação celular.
7.2. Migração celular.
7.3. Diferenciação celular.
8. Gênese das conexões.
9. Camadas do córtex.
10. Apoptose.
11. Desenvolvimento do SNC.
1. A fecundação.
No momento da fecundação do óvulo pelo espermatozóide, o zigoto adquire sua carga genética e inicia as transformações que originarão o embrião, ainda na trompa da mulher ocorrem divisões mitóticas, “clivagem ou segmentação dos blastômeros” que irá se transformar em uma esfera sólida composta de muitas células, a mórula.
2. A Implantação.
A mórula atinge o útero e nesse ponto, no final da primeira semana de gravidez, passa a ser chamada de blastocisto, continua a se dividir, logo aparece uma cavidade em seu interior chamada cavidade blastocística ou blastocela. A esfera agora parece uma bola oca e recebe o nome de blástula e está firmemente inserida na parede uterina.
Entre a primeira e a segunda semana as células da blástula não param de se dividir (micrômeros), mas proliferam principalmente em um dos pólos, cuja parede se torna mais espessa (macrômeros).
O blastocisto dá origem ao embrioblasto, trofoblasto e cavidade blstocística.
O embrioblasto é um embrião bilaminar e por sua vez dá origem ao epiblasto e ao hipoblasto. O trofoblasto dá origem ao citotrofoblasto e ao sinciciotrofoblasto.
3. A Gastrulação.
Na fase da gastrulação que ocorre na terceira semana, os macrômeros viram-se e aderem aos micrômeros em forma de “concha” chamado agora de Gástrula, os micrômeros passam a ser chamados de ectoderma e os macrômeros chamados de mesentoderma.
O orifício côncavo que se forma é chamado de arquêntero e sua abertura chamada bastopóro.
Nessa ocasião uma nova cavidade se forma em sua parte mais espessa, ou seja, entre os folhetos de células ectoderma e o mesentoderma, essa cavidade é chamada de cavidade amniótica, é uma estrutura plana em forma de fita.
Três estruturas importantes se originam: a linha primitiva, a notocorda e a placa neural.
Nesta fase originam-se os três folhetos embrionários, embrião trilaminar: ectoderma, mesoderma e endoderma, originários a partir do epiblasto.
4. Os três folhetos embrionários: ectoderma, mesoderma, endoderma.
Esses três folhetos darão origem a diferentes partes de nosso corpo.
O folheto blastodérmico superior, o mais externo é o ectodermaque dará origem à epiderme e ao Sistema Nervoso Central, neurônios, glândula pituitária, olhos e ouvidos.
Na passagem da segunda para terceira semana de gravidez, em um certo ponto do ectoderma as células se proliferam mais intensamente e migram para dentro de um orifício que se forma nesse folheto. Esse processo chama-se invaginação do ectoderma formando um terceiro folheto, o mesoderma, o folheto blastodérmico médio.
O mesoderma pode ser diferenciado em dorsal ou paraxial (epímero e notocorda), intermediária (mesômero) e lateral (hipômero). O mesoderma dará origem a notocorda (que originará as vértebras-medula óssea, membros etc.), epímero, mesômero (aparelho urogenital) e ao hipômero que dará origem ao sistema circulatório, a musculatura esqueletal e lisa, peritônio, mesentérios e ao esqueleto apendicular (membros torácicos e lombares). Por sua vez o epímero origina o dermátono (derme), miótono (musculatura estriada cardíaca) e o esclerótomo-esqueleto axial (coluna).
Oendoderma, o folheto blastodérmico inferior, o mais interno, originará o aparelho respiratório, tubo digestivo e as glândulas anexas (pâncreas, fígado, tireóide, pulmão, bexiga e uretra).
5. A neurulação: o fechamento do tubo neural.
Ocorre na quarta semana. As características mais importantes são a formação da placa ou goteira neural, o tubo neural e as cristas neurais.
A gástrula cresce em comprimento formando uma placa e passa a se chamar Néurula.
O mesoderma exerce uma forte influência sobre o ectoderma que o cobre, agora chamado de neuroectoderma porque é a partir dele que se formará quase todo o sistema nervoso. Através da interação entre mesoderma e neuroectoderma as células se proliferam e se alongam, tornando-se cilíndricas. A região fica mais espessa e passa a ser chamada de placa neural. As células continuam a se dividir causando o dobramento da placa neural em torno de um sulco. A placa gradativamente fecha sobre si mesma dando origem ao Tubo Neural. O processo pelo qual a placa neural se transforma em tubo neural chama-se Neurulação e ocorre por volta da terceira ou quarta semana de gestação.
A placa neural que se localiza acima da notocorda começa a dobrar-se sobre si mesma formando as pregas neurais, o sulco que se forma é chamado de sulco neural. As pregas neurais continuam a se aproximar. Neste momento há o fechamento do tubo neural que começa pelo primeiro somito ao centro da placa e avança em sentido cefálico e caudal até o completo fechamento do tubo.
Quando as cristas neurais se fundem formam o tecido que dará origem a epiderme (ectoderma neural). O tubo neural fechado então, fica localizado entre a notocorda e a epiderme (ectoderma neural).
O calibre do tubo neural não é uniforme. Na parte cranial, na quarta semana, são observadas inicialmente, três dilatações; são as chamadas vesículas encefálicas primordiais, são elas: prosencéfalo, mesencéfalo e rombencéfalo, seguidos pela medula espinhal.
6. Formação do SNC.
Entre o prosencéfalo e o mesencéfalo encontra-se a flexura cefálica, entre o rombencéfalo e a medula espinhal encontra-se a flexura cervical.
Na quinta semana, o prosencéfalo originará o telencéfalo e o diencéfalo. O mesencéfalo não sofrerá modificações. E, por fim, o rombencéfalo originará o metencéfalo e o mielencéfalo separados pela flexura da ponte. O metencéfalo dará origem à ponte e ao cerebelo e o mielencéfalo dará origem à medula oblonga (bulbo).
A medula oblonga, ponte e o mesencéfalo formam o tronco encefálico, estrutura responsável pela união do encéfalo a medula espinal.
A totalidade do SNC desenvolve-se a partir das paredes do tubo neural. Quando as pregas neurais se juntam, o ectoderma neural desprende-se, indo localizar-se lateralmente ao tubo neural. Esse tecido é a crista neural. Todos os neurônios e corpos neuronais do sistema nervoso periférico serão derivados da crista neural.
O processo pelo qual as estruturas tornam-se mais elaboradas durante o desenvolvimento é chamado de diferenciação. O primeiro passo na diferenciação do encéfalo é o desenvolvimento de três dilatações denominadas vesículas primárias. O encéfalo deriva na sua totalidade das três vesículas primárias do tubo neural: prosencéfalo; mesencéfalo e rombencéfalo.
Os ventrículos laterais surgem da cavidade do telencéfalo, o 3° ventrículo surge da cavidade do diencéfalo, o aqueduto de Sylvius surge à luz do mesencéfalo, o 4° ventrículo surge da cavidade do rombencéfalo e o canal central surge à luz da medula espinhal.
As meninges surgem também neste período, sendo que a dura-mater deriva do mesoderma ao redor do tubo neural, a aracnóide das células da crista neural afastada pelo espaço sub-aracnóide da pia-mater também originada das células da crista neural.
6.1. As três vesículas primárias do tubo neural: prosencéfalo; mesencéfalo e rombencéfalo.
Além do mesencéfalo, de ambos os lados do prosencéfalo surgem vesículas secundárias. Assim o prosencéfalo nesse estágio é formado por duas vesículastelencefálicas (córtex cerebral e núcleos de base) e o diencéfalo.
Do rombencéfalo surgem também duas vesículas secundárias, o metencéfalo (cerebelo e ponte) e o mielencéfalo (bulbo).
6.2. Prosencéfalo.
O prosencéfalo é o local das percepções conscientes, da cognição e da ação voluntária. Tudo isto depende das amplas interconexões com os neurônios sensoriais e motores do tronco encefálico e da medula espinhal. Indiscutivelmente a estrutura mais importante do prosencéfalo é o córtex cerebral que é a estrutura telencefálica que mais se expandiu no curso da evolução humana.
6.2.1. Telencéfalo e diencéfalo.
As células da parede do telencéfalo dividem-se e se diferenciam em várias estruturas. As paredes das vesículas telencefálicas parecem dilatadas devido à proliferação neuronal. Esses neurônios formam dois tipos de substância cinzenta no telencéfalo: o córtex cerebral e o telencéfalo basal.
Igualmente o diencéfalo diferencia-se em duas estruturas: o tálamo e o hipotálamo.
Os neurônios do encéfalo em desenvolvimento estendem seus axônios para comunicar-se com outras partes do sistema nervoso. Esses feixes axonais juntam-se para formar o principal sistema de substância branca: a substância branca cortical, o corpo caloso e a cápsula interna.
6.2.1.1. Substâncias brancas e cinzentas.
Em uma secção transversal feita no cérebro, é fácil ver as áreas cinzentas e brancas. O córtex e outras células nervosas são cinzentos, e as regiões entre eles, brancas.
A coloração acinzentada é produzida pela agregação de milhares de corpos celulares (neruônios), enquanto que a cor branca é a cor da mielina (células glia ou glia).
Na substância branca não há corpos celulares de neurônios, apenas axônios e células gliais. Destas, os oligodendrócitos são os mais numerosos e freqüentemente mostram um halo claro perinuclear.
A glia é considerada um conjunto de células cumprindo funções secundárias como suporte, fonte de nutrientes e insulação para os neurônios.
A glia também envolve as sinapses, os pontos de comunicação entre neurônios, onde eles trocam substâncias como o glutamato. Nesses locais, sua função é absorver rapidamente todo excesso de glutamato que transborda da sinapse.
A cor branca revela a presença de feixes de axônios passando pelo cérebro, mais que em outras áreas nas quais as conexões estão sendo feitas. No final do axônio encontram-se filamentos terminais, e estes estão próximos de outros neurônios. Eles podem estar próximos dos dendritos de outros neurônios, em estruturas especiais chamadas espinhas dendríticas, ou próximo ao corpo celular.
6.3. Mesencéfalo.
Diferentemente do prosencéfalo, o mesencéfalo diferencia-se pouco durante o desenvolvimento subseqüente do cérebro. O aqueduto cerebral é um ponto de referência para identificarmos o mesencéfalo.
Conduzir informação da medula espinhal ao prosencéfalo e vice-versa. Possui neurônios envolvidos com o sistema sensorial no controle do movimento e várias outras funções.
O mesencéfalo contém axônios que descem do córtex cerebral até o tronco encefálico e medula espinhal.
6.4. Rombencéfalo.
O rombencéfalo diferencia-se em três importantes estruturas: Cerebelo, Ponte (metencéfalo) e Bulbo (mielencéfalo). Aqui se origina também o quarto ventrículo.
Como o mesencéfalo o rombencéfalo é um importante conduto de informação que passa do prosencéfalo à medula espinhal e desta volta ao prosencéfalo. Os neurônios do rombencéfalo contribuem para o processamento da informação sensorial, o controle dos movimentos voluntários e a regulação do sistema nervoso vegetativo.
7. Histogênese dos neurônios.
A organização e o desenvolvimento do tubo neural ocorrem em camadas ou zonas: na camada ventricular(germinativa) através da mitose de células neuroepteliais (neuroblastos, glioblastos, glia radial e células ependimárias); na camada intermediária (manto) através dos corpos celulares; e na camada marginal através dos axônios e dendritos.
Um neurônio apresenta três partes distintas: corpo celular, dendritos e axônio.
No corpo celular, a parte mais volumosa da célula nervosa, se localiza o núcleo e a maioria das estruturas citoplasmáticas.
Os dendritos são prolongamentos finos e geralmente ramificados que conduzem os estímulos captados do ambiente ou de outras células em direção ao corpo celular.
O axônio é um prolongamento fino, geralmente mais longo que os dendritos, cuja função é transmitir para outras células os impulsos nervosos provenientes do corpo celular.
Os corpos celulares dos neurônios estão concentrados no sistema nervoso central e em pequenas estruturas globosas espalhadas pelo corpo, os gânglios nervosos. Os dendritos e o axônio, chamados fibras nervosas, estendem-se por todo o corpo, conectando os corpos celulares dos neurônios entre si e às células sensoriais, musculares e glandulares.
As estruturas neuronais desenvolvem-se em 3 estágios principais: proliferação celular; migração celular e diferenciação celular.
7.1. Proliferação celular.
Esse processo inicia-se entre o 2ª e 4º mês de gestação.
O encéfalo desenvolve-se das paredes de cinco vesículas cheias de líquido. A parede dessas vesículas será constituída por duas camadas: a zona ventricular e a marginal. Dentro dessas camadas haverá a origem de todos os neurônios e das células gliais.
Cada célula filha recém-formada terá um destino diferente. Após a clivagem no plano vertical, as duas células filhas permanecem na zona ventricular para se dividir novamente. Após a clivagem no plano horizontal a célula filha que está mais distante do ventrículo para de se dividir e migra.
As células precursoras da zona ventricular repetem esse padrão até que todos os neurônios do córtex tenham sido formados.
7.2. Migração celular.
Este processo se inicia entre o 4ª e 9º mês de gestação.
As primeiras células a migrarem para longe da zona ventricular destinam-se a residir em umas camadas chamadas de subplaca, que desaparece eventualmente à medida que o desenvolvimento prossegue. As próximas células se dividem e se tornarão a camada neuronal VI, seguida pelas camadas V, IV,III e II.
As células filhas migram deslizando finas fibras que irradiam da zona ventricular. Estas fibras são derivadas de células gliais radiais especializadas, proporcionando a base sobre a qual o córtex será construído. Os neurônios imaturos, chamados de neuroblastos seguem este caminho radial da zona ventricular, rumo à superfície encefálica. Quando o conjunto cortical está completo, as células da glia radial removem seus processos radiais. Mas nem todas as células migratórias seguem o caminho fornecido pelas células da gliaradial. Cerca de um terço dos neurônios “vagueiam” horizontalmente em seu caminho até o córtex. Os neuroblastos destinados a serem células da subplaca estão entre os primeiros a migrar para fora da zona ventricular. Neuroblastos destinados a se tornarem o córtex adulto são os próximos a migrarem. Eles cruzam a subplaca e forma outra camada celular chamada de placa cortical. As primeiras células a chegarem na placa cortical serão aquelas da camada V, seguidas pela camada IV e assim por diante. Cada nova onda de neuroblastos que migram seguem além daquela que já existe na placa cortical de modo que o córtex se forma de dentro para fora.
Em síntese a migração neuronal é o processo pelo qual os neurônios se deslocam de seu local de origem para seu local permanente no cérebro em desenvolvimento.
7.3. Diferenciação celular.
É o processo pelo qual uma célula torna a aparência e as características de um neurônio. Mais diferenciação neuronal ocorre quando os neuroblastos chegam à placa cortical. Assim os neurônios da camada V se diferenciam em células piramidais antes de as células da camada II migrarem para a placa cortical.
A diferenciação de neuroblastos em neurônios começa com o aparecimento de neuritos brotando do corpo celular. No começo todos esses neuritos se parecem entre si, mas logo, alguns se parecerão com axônios e outros com dendritos. A diferenciação ocorre mesmo se o neuroblasto for removido do encéfalo e colocado em um meio de cultura de tecidos. Isso significa que a diferenciação é programada mesmo antes de os neuroblastos chegarem ao local em que se fixarão. A complexidade das árvores dendríticas, entretanto também dependem dos fatores ambientais.
Este processo também pode ser chamado de maturação ou mielinização, e se inicia a partir do 4° mês de gestação.
8. Gênese das conexões.
À medida que os neurônios se diferenciam eles estendem seus axônios que devem encontrar seus alvos apropriados, formando sinapses. Essas conexões são de longo alcance.
Dado que os neurônios formam uma rede de atividades elétricas, eles de algum modo têm que estar interconectados. Quando um sinal nervoso, ou impulso alcança o fim de seu axônio, significa que ele viajou como um potencial de ação ou pulso de eletricidade. Entretanto, não há continuidade celular entre um neurônio e o seguinte; existe um espaço ou fenda chamada sinapse. As membranas das células emissoras e receptoras estão separadas entre si pelo espaço ou fenda sináptica, preenchido por um fluido. O sinal não pode ultrapassar eletricamente esse espaço. Assim, substâncias químicas especiais, chamadas neurotransmissores, desempenham esse papel. Elas são liberadas pela membrana emissora pré-sináptica e se difundem através do espaço para os receptores da membrana do neurônio receptor pós-sináptico. A ligação dos neurotransmissores para esses receptores tem como efeito permitir que íons (partículas carregadas) fluam para dentro e para fora da célula receptora.
A direção normal do fluxo de informação é do axônio terminal para o neurônio alvo, assim o axônio terminal é chamado de pré-sináptico (conduz a informação para a sinapse) e o neurônio alvo é chamado de pós-sináptico (conduz a informação a partir da sinapse).
9. Camadas do córtex.
No córtex cerebral há 6 camadas. A mais superficial, em contato direto com a pia mater, chama-se camada molecular. Tem textura frouxa e nela não há corpos celulares de neurônios, mas sim muitas sinapses. Nas outras camadas, os neurônios se destacam pelo núcleo redondo e vesiculoso e nucléolo evidente. O citoplasma é nítido, bem delimitado e tem tonalidade basófila (arroxeada), por conter abundantes ribossomos (RNA). Os neurônios maiores se agrupam, formando os corpúsculos de Nissl. O espaço claro, freqüentemente visto em volta dos neurônios é chamado de artefato.
As células da glia normal não mostram citoplasma no HE. Os núcleos dos astrócitos são um pouco maiores e mais frouxos que os dos oligodendrócitos, e ambos são redondos, enquanto os da micróglia são alongados e têm cromatina densa. Os capilares do córtex são abundantes e contêm hemácias. Contudo, não chamam muito a atenção, devido a parede delgada e ao espaçamento entre os núcleos das células endoteliais.
10. Apoptose.
Populações inteiras de neurônios são eliminadas durante a formação das vias em um processo chamado de morte celular programada ou apoptose. Após os axônios terem atingido seu alvo e o estabelecimento de sinapses ter iniciado, ocorre um progressivo declínio no número de axônios pré-sinapticos e de neurônios. A morte celular reflete a competição por fatores tróficos, substâncias essenciais à vida que são fornecidas em quantidades limitadas pela célula alvo.
A descrição da morte celular durante o desenvolvimento como sendo algo “programado” reflete o fato de que isso é, realmente conseqüência de instruções genéticas para a autodestruição. A esse processo dá-se o nome de apoptose.
11. Desenvolvimento do SNC.
Por volta da 2° semana o córtex cerebral aumenta diferenciadamente em cada parte.
O córtex cerebral no feto torna-se identificável com cerca de oito semanas. Daí em diante, ele aumenta gradualmente em espessura, primeiro uniformemente. De acordo com o desenvolvimento das diferentes partes do cérebro, podemos esquematizar alguns períodos de evolução sendo o 1° período no feto, até o 2° mês de gestação, permanecendo numa quase imobilidade. Num 2° período, da 5° a 8° semana de gestação, aparecem movimentos espontâneos.
Do 2° até o 4° mês de vida intra-uterina aparecem os primeiros movimentos neurais, ou seja, aqueles comandados pelo sistema nervoso, que são mais ativos, rápidos, coordenados e amplos. Desencadeiam-se por excitações diversas, podendo ser considerados ainda reflexos. Aparecem no dorso e nas mucosas, entre eles o oral e o anal, sendo o reflexo oral, resposta de fechamento da boca ou movimento de sucção e deglutição, um dos mais precoces e constantes. Observam-se também movimentos curtos das extremidades, são o reflexo de flexão, de extensão, de preensão da mão e o reflexo plantar. Esboçam-se também reflexos tônico-cervicais desencadeados por modificações da posição da cabeça em relação ao corpo e reflexos posturais desencadeados por mudanças de posição do corpo no espaço. Esses reflexos são conseqüências da diferenciação do neurônio motor periférico da placa matriz dos receptores periféricos e das células sensoriais. Há uma conexão entre os neurônios sensitivos externos e os motores, além de sensibilidade proprioceptiva em desenvolvimento.
Por volta da 26° semana a maior parte do córtex mostra a estrutura típica de seis camadas, um tanto indeterminadas, de células nervosas com uma camada de fibra no centro.
Referências bibliográficas.
BEAR, M.F.; CONNORS, B.W.; PARADISO, M.A. Neurociências; desvendando o sistema nervoso. Porto alegre: Artes Médicas, 1996.
KANDELL, E.; SCHWAARTZ, J.H.; JESSEL, T.M. Fundamentos da neurociência e do comportamento. Rio de Janeiro: Prentice-Hall do Brasil, 2000.
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
No artigo escrito publicado na revista The Atlantic em outubro de 2018, adaptado do livro “21 Lições para o Século 21”, Yuval Noah Harari, historiador e filósofo da Universidade Hebraica de Jerusalém, descreve magistralmente como a Inteligência Artificial possivelmente não causará a revolução das máquinas contra a espécie humana como mostram os filmes, mas muito provavelmente permitirá que grandes corporações ou governos autoritários, detentores de dados e tecnologia, controlem as massas e as subjugue arbitrariamente às suas escolhas.
O aumento da tecnologia e automatização de serviços e decisões farão com que o ser humano dependa cada vez mais dos algoritmos para decisões mais rápidas e assertivas, e aqueles que controlarem os algoritmos poderão controlar a população. Outro fator é que muitas profissões serão substituídas de maneira muito mais eficiente por computadores que poderão processar dados, tomar decisões, compartilhar conhecimento e realizar tarefas mais rapidamente e eficientemente que qualquer ser humano.
Como escreve o autor: “Para evitar tal resultado, por cada dólar e cada minuto que investirmos na melhoria da IA, seria prudente investir um dólar e um minuto na exploração e desenvolvimento da consciência humana”.
Com o crescente avanço da inteligência artificial, habilidades humanas especificas serão as mais demandadas e essenciais para obter sucesso no mercado de trabalho e na vida pessoal. São habilidades menos técnica e mais humanas, denominadas “soft skills”.
As “soft skills” se referem a habilidades interpessoais, comportamentais e de comunicação que não são técnicas ou específicas de uma profissão, mas desempenham um papel crucial no sucesso de um indivíduo no ambiente de trabalho e na vida em geral. Essas habilidades são muitas vezes relacionadas à forma como as pessoas interagem umas com as outras e como lidam com situações diversas. Alguns exemplos comuns de soft skills incluem:
Didatismo e comunicação eficaz: a capacidade e habilidade de comunicar informações complexas de maneira clara e compreensível, facilitando o entendimento e aprendizado por parte do público-alvo. De expressar ideias de maneira objetiva, paciente e não violenta.
Trabalho em equipe: habilidade de colaborar com os outros, compartilhar responsabilidades e alcançar objetivos comuns.
Resolução de problemas: capacidade de analisar situações complexas, identificar soluções e tomar decisões informadas.
Adaptabilidade e flexibilidade: flexibilidade para se ajustar a mudanças e lidar com novas situações de maneira positiva.
Empatia e sensibilidade: habilidade de compreender e compartilhar os sentimentos dos outros, demonstrando compaixão e sensibilidade ao outro, suas necessidades e como atendê-las.
Liderança: capacidade de motivar, inspirar e orientar os outros para alcançar objetivos.
Gestão do tempo: habilidade de priorizar tarefas e gerenciar eficientemente o tempo para atingir metas.
Pensamento crítico e analítico: capacidade de analisar informações de maneira objetiva, avaliar argumentos e tomar decisões fundamentadas.
Inteligência emocional: capacidade de reconhecer, compreender e gerenciar as próprias emoções e as dos outros, promovendo relações interpessoais saudáveis e uma tomada de decisão mais equilibrada.
Criatividade e inovação: capacidade e habilidade de gerar ideias originais e implementá-las de maneira prática, impulsionando o desenvolvimento de soluções novas e eficientes em diversos contextos.
Aprendizado contínuo: a capacidade e a disposição e habilidade para adquirir novos conhecimentos e habilidades ao longo do tempo, permitindo a adaptação constante às mudanças no ambiente pessoal e profissional.
Essas habilidades são cada vez mais valorizadas no mercado de trabalho.
Com o avanço da automação, as habilidades humanas, como empatia, criatividade e pensamento crítico, tornam-se ainda mais importantes, pois são difíceis de serem replicadas por máquinas.
Portanto, investir no desenvolvimento de soft skills não apenas melhora a empregabilidade, além do sucesso profissional também contribui para o sucesso pessoal. Para desenvolver essas habilidades é necessário um processo de aprendizado contínuo e de busca de autoconhecimento que o levará ao autocontrole, a ajuda de um profissional psicoterapeuta o conduzirá por esse caminho.
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
Alguns hábitos e habilidades antropologicamente ligados ao desenvolvimento físico e intelectual da nossa espécie têm sido preteridos, desprezados, esquecidos e substituídos indiscriminadamente por tecnologias de automatismo e pelo uso de plataformas de controles de massa como as redes sociais.
As capacidades de pensar de maneira crítica e relacionar-se com outras pessoas, expressar-se de maneira clara, efetiva e saudável e de realizar trocas sociais benéficas têm se tornado cada vez mais rara na nossa sociedade.
As pessoas, motivadas pelo imediatismo falsamente vendido como sucesso nas redes sociais desejam cada vez mais obter resultados a curto prazo, começam algum novo projeto, as vezes com grande intensidade no início (academia, estudar etc.) mas logo se aborrecem, se desestimulam e se desmotivam desistindo por não estarem dispostas a perseverar e aguardar para obter resultados a médio e longo prazo, muitas vezes às custas de alguns sacrifícios pessoais, logo à seguir começam um novo projeto e desistem novamente.
Somente o processo de engajar-se em atividades benéficas vai permitir que o seu desempenho seja perpetuado e os resultados de médio e longo prazo sejam atingidos, a atenção deve ser deslocada do resultado para o processo, assim o comportamento será mantido pelas conquistas diárias da atividade em si, o resultado será um produto, não mais importante que os ganhos que o precederam e que conduziram o indivíduo até ele.
Alguns hábitos naturais do ser humano, básicos e conhecidos por todos, quase do senso comum, simples em suas características, mas importantíssimos para o bem-estar geral do ser humano, se seguidos, contribuem potencialmente para a saúde física e mental do individuo. Esses hábitos são chamados de “hábitos angulares”, ou hábitos mestres, pois, através deles são atingidos diversos benefícios pessoais e iniciamos uma série de mudanças de comportamentos, desenvolvendo um ciclo retroalimentar de permanência e fortalecimento positivo para a saúde e para a vida. São hábitos que tem o poder de deflagrar mudanças além da sua área, em áreas indiretamente ou não diretamente relacionadas.
Consideramos aqui, cinco hábitos angulares para uma boa saúde mental, são eles:
PRATICAR ATIVIDADE FÍSICA REGULAR
TER UMA ALIMENTAÇÃO SAUDÁVEL
TER UMA BOA NOITE DE SONO
DESENVOLVER O AUTOCONHECIMENTO
BUSCAR CONHECIMENTO ATRAVÉS DA LEITURA E ESTUDOS
Agora veremos uma breve explicação de um a um para auxiliá-lo na instalação e manutenção dos seus hábitos angulares:
1) Primeiro hábito angular: Praticar atividade física regular.
É fundamental praticar uma atividade física, esportes, fazer uma caminhada, ir à academia, pois movimentar-se é uma necessidade inata do ser humano e, além de manter o corpo saudável promove benefícios comprovados para sua saúde mental.
Foram os pensadores Hipócrates (460 a.C. – 370 a.C.), filósofo e médico grego do período clássico considerado o “pai da medicina” e famoso pela sua Teoria dos quatro humores corporais, e Claudio Galeno (129 – 217), filósofo e médico greco-romano que 200 anos mais tarde aperfeiçoou essa teoria, que primeiramente descreveram e indicaram atividades físicas como forma de tratamento para algumas doenças, especialmente as mentais, tornando-se padrão de tratamento nos dois mil anos seguintes e, influenciando de forma direta ou indireta o pensamento ocidental até a idade média e meados do século XVIII.
A relação entre a atividade física e o bem-estar físico e mental é um consenso entre os profissionais de saúde até nos dias de hoje, pesquisas recentes confirmam evidências concretas de que praticar uma atividade física está diretamente associado a uma menor probabilidade de ocorrência de ansiedade, estresse e depressão.
Entre os benefícios físicos podemos destacar a perda de peso, fortalecimento muscular e das articulações, maior resistência corporal, melhora da postura corporal, melhora da capacidade e da resistência muscular e consequente diminuição ou eliminação de dores, melhora o funcionamento do aparelho cardiovascular, melhora o aparelho cardiorrespiratório, a resistência corporal periférica a insulinas e glicoses, melhora a função intestinal e algumas atividades físicas, especialmente as aeróbicas, se realizadas com frequência e intensidade corretas, reduzem o colesterol ruim, as pessoas se tornam mais produtivas, sentem mais disposição e energia ao longo do dia e dormem melhor à noite (outro hábito angular para uma boa saúde mental).
A atividade física promove inúmeros benefícios a todas as pessoas, incluindo aquelas que sofrem de algum transtorno mental, além de que a liberação de neurotransmissores e hormônios relacionados a motivação e a felicidade como (dopamina, endorfina, serotonina, dopamina e ocitocina), entre os benefícios psicológicos que merecem destaque, destacamos alguns que poderão ser de maior interesse:
Redução do estresse: quando estamos estressados nossos músculos ficam tensos, especialmente no rosto, pescoço e ombros, causando fortes dores nas costas e na cabeça, o desconforto e a preocupação com os sintomas físicos podem levar a ainda mais estresse criando um círculo vicioso e potencializando os sintomas. Durante crises de estresse há uma grande liberação do hormônio cortisol no organismo que, cronicamente está associado a uma maior predisposição a depressão. Os exercícios físicos liberam endorfinas no cérebro e ajudam a relaxar os músculos e a aliviar as tensões do corpo.
Melhor qualidade do sono (outro hábito angular para uma boa saúde mental): seguramente menos estressado e preocupado menor será a probabilidade de ter problemas relacionados a insônia, Mesmo uma pequena quantidade de exercícios físicos como uma boa caminhada podem ajudar a regular seus padrões de sono pois, uma vida fisicamente ativa implica no cansaço físico que por si só é um indutor natural de sono e também porque os neurotransmissores liberados durantes as atividade físicas contribuem para uma maior sensação de relaxamento, garantindo um sono de melhor qualidade e sem interrupções que promoverá maior energia e disposição para atividades que necessitam de motivação e, consequentemente mais motivado maior a probabilidade de novos exercícios ou atividade e assim cria-se um ciclo benéfico para o organismo. Se preferir, alguns exercícios físicos como alongamentos ou Yoga promovem o relaxamento e favorecem o sono. Quando você dorme bem uma “limpeza” é realizada no seu cérebro durante o sono profundo através do líquido cefálo raquidiano.
Melhora a capacidade de aprendizado: as atividades físicas aumentam a capacidade de concentração, promovem uma maior capacidade de atenção e foco e consequentemente melhoram a capacidade de aprendizado, as pessoas passam a ter memórias mais nítidas e o próprio hábito de frequentar a academia e o fortalecimento do comportamento de disciplina, de se manter focado num objetivo, instaura no indivíduo uma mentalidade de perseverança do esforço para um comportamento de médio e longo prazo, característica de repertório comportamental fundamental para o sucesso de galgar e atingir objetivos.
Transtorno de déficit de atenção e hiperatividade (TDAH): embora a atuação em geral seja medicamentosa, estratégias de compensação podem ser implementadas para melhorar a atenção e a rotina de pessoas com TDAH, uma delas é que exatamente estabelecimento de atividades físicas frequentes, como dito anteriormente, além de melhorar a memória, o próprio hábito instaurado e o comportamento de disciplina, de se manter focado num objetivo, fortalece uma mentalidade de perseverança, de esforço para um comportamento com objetivos de resultados de médio e longo prazo.
Fortalecimento da autoestima e da sensação de bem-estar: se o corpo não está bem tendemos a não nos sentirmos psicologicamente bem. Com a melhora dos desconfortos físicos como dores, a diminuição do estresse e de preocupações com outros sintomas, a diminuição da insônia e consequentemente um bom repouso e descanso, bem como o ganho e fortalecimento de hábitos que favorecem o aprendizado e melhoram a autoconfiança e estimulam sensação de bem-estar. Uma melhora postura corporal e uma melhora estética favorecem o fortalecimento da autoestima. Frequentar uma atividade física em grupo promove ainda a reinserção e maior interação social com maior probabilidade de obter reforços positivos dos grupos a que pertence e se se sentem mais relaxadas e positivas em relação a si mesmas e às suas vidas.
Controle da depressão: quando cérebro possui um sistema de funcionamento denominado “rede de modo padrão” que é ativado sempre quando não estamos em atividade física e mental. Em geral, pessoas que sofrem de depressão tem maior atividade da “rede de modo padrão” e, portanto, menor predisposição para atividade externas ou realização de tarefas ou atividade com outras pessoas, ficam mais voltadas para pensamentos muitas vezes negativos. A técnica de ativação comportamental da TCC Terapia Cognitivo Comportamental que se refere ao engajamento gradativo e crescente do cliente a atividades externas, especialmente a atividades físicas desativam a “rede de modo padrão” provendo uma mudança nos padrões de funcionamento cerebrais e biologicamente alterando a plasticidade cerebral do cliente contribuindo positivamente para a sua recuperação.
Realizar atividades físicas regulares e uma mudança de estilo de vida potencializa os benefícios dos tratamentos indicados por um profissional de saúde, embora estejamos falando de benefícios para a saúde mental, os hábitos angulares favorecem integralmente e preservam a saúde do indivíduo.
Controle da ansiedade e síndrome do pânico: quando começamos a realizar rotineiramente atividades físicas, o hábito e a perseverança começam a apresentar, como citamos anteriormente, resultados e benefícios físicos e mentais, entender que é possível alcançar objetivos e resultados, que é possível assumir controle de alguns aspectos da sua vida e contribuir diretamente com pequenas mudanças de estilo de vida para o seu bem-estar, melhor autoestima e maior autoconfiança diminuem potencialmente os medos em relação a vida e suas adversidades e tornam o indivíduo mais consciente de si mesmo e diretamente diminuem as sensações de ansiedade e a probabilidade de episódios de crises de pânico.
As razões para tantos benefícios estão no fato de que a prática de exercício físico melhora os lipídios e gera biogênese mitocondrial, durante a prática de exercício físico o organismo libera vários hormônios, neurotransmissores, neuro sinalizadores e neuro moduladores, como serotonina, endorfina e dopamina, diretamente relacionados às sensações de satisfação, motivação e bem-estar e que promovem um melhor funcionamento cerebral. Também vale destacar um importante neuro protetor chamado “irisina” liberado durante as atividades físicas diretamente relacionado pelas pesquisas recentes a prevenção de quadros de Alzheimer.
Segundo a OMS (Organização Mundial da Saúde) se toda a população mundial aderisse a atividades físicas regulares, 5 milhões de vidas por ano seriam poupadas de mortes relacionadas tanto ao sedentarismo quanto de transtornos psicológicos.
Você não precisa ser um aficionado por academia ou exercícios físicos para se beneficiar física e mentalmente deles, pesquisas recentes e a própria OMS recomendam que praticar qualquer atividade física com qualquer regularidade é sempre melhor do que não praticar nenhuma, todavia, as recomendações de tempo totais de atividades físicas semanais para adultos são de 150 a 300 minutos de atividades aeróbicas de moderada intensidade ou, de 75 a 150 minutos de atividades aeróbicas de vigorosa intensidade, ou ainda uma combinação de ambos.
São consideradas atividade aeróbicas de moderada intensidade exemplo (caminhada rápida, ciclismo moderado, natação leve, dança de intensidade moderada, em geral exercícios que mantém uma frequência cardíaca elevada, aumento da respiração e pode ser mantida por períodos mais longos sem fadiga extrema, a um nível que permite uma conversa durante a atividade) e são consideradas atividades aeróbicas de vigorosa intensidade exemplo (corrida, treino intervalado de alta intensidade, spinning intenso, natação vigorosa, elevam significativamente a frequência cardíaca e a respiração, geralmente, são mais desafiadores e podem resultar em fadiga mais rápida).
Para garantir melhores resultados, é importante praticar ao menos duas vezes por semana atividade de fortalecimento que envolvam os principais grupos musculares.
Falaremos sobre outros hábitos angulares para a saúde mental nos textos seguintes …
2) Segundo hábito angular: Ter uma boa noite de sono
Melhorar a qualidade do sono envolve a adoção de hábitos e práticas saudáveis que promovem um ambiente propício para o descanso. Como todo hábito ele precisa ser iniciado e praticado até se tornar algo fundamental e rotineiro, para tanto algumas estratégias precisam ser colocadas em práticas até que o hábito esteja construído, consolidado e se torno natural, trabalhando naturalmente a seu favor.
Estabeleça uma rotina, tente ir para a cama e acordar no mesmo horário todos os dias, mesmo nos fins de semana, estabeleça rotina relaxante antes de dormir para sinalizar ao corpo que está na hora de descansar, diminua a luz, evite eletrônicos, agitações e estimulantes, mantenha o quarto com a menor luz possível, silencioso e fresco. Uma dica importante é ir para a cama apenas na hora de dormir e somente para este fim, evite comer, ver televisão, estudar. O hábito também se constrói fisicamente, assim você associa o hábito de ir para a cama com o momento e a disposição para dormir.
Desenvolva uma série de atividades tranquilas antes de dormir, como ler um livro, ouvir música suave ou tomar um banho quente. privilegie um ambiente que bloqueie o ruído externo, um local silencioso, também colabora para um ambiente propício para o sono.
O uso de cortinas que impeçam a entrada de luz que podem interferir na produção de melatonina, um hormônio regulador do sono, o mesmo vale para a luz emitida pela tela de dispositivos eletrônicos como o aparelho celular, que deve ser evitado pelo menos uma hora antes da hora de ir dormir. O ciclo circadiano é um ciclo de 24 horas de processos biológicos, geralmente influenciados pela luz e escuridão no ambiente que são essenciais para regular uma variedade de funções fisiológicas e comportamentais em muitos organismos, incluindo seres humanos, o ritmo circadiano mais conhecido é o ciclo sono-vigília, que regula os padrões de sono e alerta ao longo do dia. A exposição à luz, especialmente à luz natural, desempenha um papel crucial na sincronização desses ritmos circadianos. A glândula pineal no cérebro responde à luz, produzindo melatonina durante a noite para promover o sono e diminuindo sua produção durante o dia para manter o estado de alerta. Manter uma rotina regular, incluindo padrões consistentes de sono e exposição à luz, pode ajudar a regular os ritmos circadianos e melhorar a qualidade do sono e do funcionamento geral do corpo, portanto exponha-se à luz natural durante o dia, especialmente pela manhã, para regular o seu relógio biológico e reduza a exposição à luz artificial à noite.
Se acordar durante a noite, nunca, em hipótese alguma, pegue o celular o verifique as horas, esses hábitos dispensam o sono em geral criam ansiedade que desfavorecem a volta do sono.
Evite o consumo de cafeína ou outros estimulantes como doces e açúcares, ou bebidas alcoólicas especialmente durante à noite ou várias horas antes de dormir. Isso também vale para refeições pesadas ou comidas de difícil digestão, também, sempre que possível, limite o consumo de líquidos para evitar interrupções durante o sono.
A prática de atividade físicas regulares contribuem para um sono mais profundo, apenas evite atividades intensas muitos próximas da hora de dormir. Práticas de meditação, yoga, relaxamento, respiração profunda também podem ajudar a reduzir a agitação e o estresse do dia a dia e preparar melhor o corpo e a mente para o sono.
Sempre que possível, verifique a qualidade do seu colchão e travesseiros, eles contribuem para um sono confortável.
Se você continuar enfrentando problemas de sono, pode ser útil procurar a orientação de um profissional de saúde. Distúrbios do sono podem ter causas variadas e, em alguns casos, a consulta a um especialista pode ser necessária.
3) Terceiro hábito angular: Ter uma alimentação saudável
Uma alimentação saudável é aquela que fornece os nutrientes necessários para o bom funcionamento do corpo, mantendo um equilíbrio entre diferentes grupos alimentares. Para se ter uma alimentação saudável, é importante observar a variedade de alimentos ingeridos, hidrate-se sempre que possível, evite alimentos ultra processados, hipercalóricos e hiper palatáveis, evite açúcares, controle o tamanho das porções e planeje suas refeições, o álcool também deve ser evitado.
Variedade de alimentos: Consuma uma variedade de alimentos de todos os grupos alimentares, incluindo frutas, vegetais, grãos integrais, proteínas magras e produtos lácteos com baixo teor de gordura. Isso ajuda a garantir a ingestão de uma ampla gama de nutrientes;
Hidrate-se: Beba bastante água ao longo do dia. A água é vital para várias funções do corpo, incluindo a digestão, absorção de nutrientes e regulação da temperatura;
Evite alimentos processados, ultra processados, hipercalóricos e hiper palatáveis: Reduza a ingestão de alimentos processados, ricos em açúcares adicionados, sódio e gorduras saturadas, desfrute de alimentos indulgentes com moderação. Isso inclui doces, lanches e alimentos menos saudáveis.
Sempre que possível, planeje suas refeições e lanches com antecedência para evitar escolhas alimentares impulsivas. Isso também pode ajudar a garantir uma variedade adequada de nutrientes ao longo do dia.
Lembre-se de que as necessidades nutricionais variam entre as pessoas, dependendo de fatores como idade, sexo, nível de atividade física e saúde geral. É sempre aconselhável consultar um profissional de saúde ou nutricionista para obter orientação personalizada com base nas suas necessidades individuais.
Alimentar-se de forma saudável irá modificar a sua vida positivamente, você se tornará mais saudável, mais produtivo, terá mais energia e disposição, menor propenso a problemas de saúde e doenças, ficará mais satisfeito com a sua forma física, terá mais disposição para atividades, terá um aumento da sua autoestima e consequentemente aumento do autoconhecimento.
4) Quarto hábito angular: Desenvolver o autoconhecimento
O autoconhecimento refere-se à compreensão profunda de si mesmo, incluindo suas características, valores, crenças, emoções, motivações e padrões de comportamento e como adaptar essas características para o melhor proveito pessoal e para o melhor convívio e benefício das pessoas ao seu redor, para viver melhor e de maneira mais feliz com as pessoas a sua volta. Desenvolver o autoconhecimento é um processo contínuo que envolve dedicação constante, tempo para reflexão e exploração interna e a disposição de se conhecer mais profundamente.
A ajuda de um profissional psicólogo pode ser valiosa para auxiliar a explorar questões mais profundas e desenvolver uma compreensão mais clara de si mesmo, seus limites e suas potencialidades, refletir sobre suas experiências, pensamentos e sentimentos, o que é importante para você, como você se vê e aos outros e como isso impacta na sua vida e no seu ambiente, o auxilia a avaliar suas forças, fraquezas, habilidades e áreas de melhoria, identificar padrões de comportamento recorrentes e disfuncionais que o têm prejudicado em diferentes áreas da sua vida e a corrigi-los. Compreender e definir quais são os seus valores fundamentais, o que o motiva, quais são os seus propósitos essenciais, e que suas escolhas e ações estejam alinhadas com eles, entender o que é mais importante em sua vida.
O processo de autoconhecimento promove uma melhor consciência emocional e uma maior inteligência emocional, que se refere à capacidade de reconhecer, compreender e gerenciar nossas próprias emoções, bem como a habilidade de reconhecer, compreender e influenciar as emoções dos outros. A inteligência emocional geralmente é dividida em cinco componentes principais: 1. Autoconsciência: que é a capacidade de compreender suas próprias emoções, reconhecendo seus sentimentos e compreendendo como eles influenciam seu comportamento. 2. Autorregulação: a capacidade de controlar impulsos emocionais e manter o equilíbrio emocional mesmo em situações desafiadoras. Isso envolve a capacidade de lidar com o estresse e a pressão. 3. Motivação: é a capacidade de estabelecer metas significativas e persistir em direção a elas, mesmo diante de desafios. Isso também envolve a busca pelo autodesenvolvimento. 4. Empatia: que é a capacidade de ompreender as emoções dos outros e responder de maneira apropriada. Isso envolve a habilidade de se colocar no lugar dos outros, reconhecendo e respeitando suas perspectivas. 5. Habilidades sociais: que é a capacidade de desenvolver relacionamentos saudáveis e eficazes, comunicando-se de maneira clara, resolvendo conflitos de forma construtiva e influenciando os outros de maneira positiva. A inteligência emocional desempenha um papel crucial em diversas áreas da vida, desde o relacionamento interpessoal até o desempenho profissional. Pessoas com alta inteligência emocional tendem a ter relacionamentos mais satisfatórios, lidar melhor com o estresse, tomar decisões mais ponderadas e ser mais eficazes em ambientes de trabalho colaborativos.
A meditação e a prática da atenção plena (mindfulness) podem ajudar a acalmar a mente e a aumentar a consciência do momento presente, essas práticas facilitam a observação sem julgamento dos pensamentos e emoções, promovendo um bem estar e um entendimento mais claro de si mesmo e aliviam e reduzem a ansiedade. É fundamental que você tenha gratidão genuína pelo que você tem ou conquistou, por menor que lhe pareça, seja o seu trabalho, um curso, a família etc.
Esteja aberto a críticas construtivas de amigos, mentores e familiares que possam contribuir e promover o seu crescimento pessoal, manter uma rotina de registro de pensamento e sentimentos também pode ajudar a identificar e reconhecer padrões nos quais talvez seja necessário buscar alguma mudança, empreender e enfrentar essas mudanças pode gerar algum desconforto, é importante que essas mudanças sejam encaradas sem julgamento excessivo, dogmático ou desmedido, em geral quando valores estão ligados a regras externas sem muito sentido para o indivíduo. Lembre-se de que o autoconhecimento é um processo contínuo, individual e coletivo, não podemos nos esquecer que estamos inseridos em uma sociedade a qual fazemos parte e que dependemos dela para o nosso bem-estar e felicidade.
Pode-se obter o autoconhecimento também através do aprendizado contínuo, esteja aberto a aprender mais sobre diversos assuntos e consequentemente aprender sobre si mesmo e sobre as pessoas e o mundo, este é exatamente o nosso próximo tópico.
5) Quinto hábito angular: Buscar conhecimento através da leitura e estudos
O hábito da leitura pode trazer diversos benefícios para o bem-estar mental e emocional, além de ser uma atividade fundamental para o aprendizado contínuo.
A leitura envolve o cérebro de maneira ativa, estimulando áreas relacionadas à atenção, linguagem, cognição, disciplina e imaginação. Manter o cérebro ativo contribui para a saúde mental e a prevenção de problemas como a perda de memória, além disso, a leitura requer foco e concentração e ao praticá-la regularmente, você aprimora sua capacidade de se concentrar por períodos mais longos, habilidade essencial para o aprendizado, para o trabalho e para desenvolver uma grande gama de tarefas do dia a dia, cultivar o hábito da leitura, requer ainda, desenvolver a autodisciplina, a capacidade de reservar tempo regularmente para a leitura pode se estender para outras áreas da vida, promovendo hábitos saudáveis e a realização de metas.
A leitura regular pode estimular a criatividade, incentivando a imaginação e a capacidade de visualizar cenários e personagens, ajuda a expandir o vocabulário e aprimorar as habilidades linguísticas, o que não só beneficia a comunicação escrita e oral, mas também contribui para um pensamento crítico e mais articulado e consequentemente para uma melhor comunicação, eficácia e clareza com outros indivíduos, melhorando assim a qualidade das suas relações. A leitura de histórias que exploram diferentes culturas, experiências e perspectivas pode aumentar a empatia, ajudando a compreender e se relacionar melhor com as pessoas ao seu redor.
Dedicar-se a leitura é uma maneira eficaz de adquirir novos conhecimentos, livros abordam uma ampla gama de tópicos, permitindo que você se aprofunde em áreas de interesse específicas e expanda seus horizontes, a exposição a diferentes pontos de vista e informações desafia o pensamento, incentivando o desenvolvimento do pensamento crítico e analítico e pode ser uma forma eficaz de escapar das preocupações do dia a dia, ao mergulhar em um livro, você pode se transportar para diferentes mundos, experimentar novas perspectivas e reduzir o estresse acumulado que pode inclusive atrapalhar a qualidade do sono, ler antes de dormir pode ajudar a relaxar a mente e preparar o corpo para uma boa noite de sono.
Incorporar a leitura como parte de sua rotina diária pode ser uma estratégia valiosa para promover o bem-estar emocional, aprimorar o aprendizado e enriquecer sua vida de maneiras diversas, se você é uma pessoa que não tem o hábito da leitura, a dica é começar aos poucos, busque temas do seu interesse e livros de menor calibre, que sejam mais fáceis de concluir e assim você será reforçado por concluí-lo, aprenda, como tudo na vida, a obter reforço e a colher benefícios desse hábito, é um hábito angular que irá promover mudanças e muitos benefícios para quem o pratique. Além do conhecimento, você poderá aprender novas habilidades, ter um melhor conhecimento de si e dos outros.
Seja organizado no trabalho e na sua vida pessoal, isso aumenta a sua credibilidade e a sua capacidade de cumprir com os seus objetivos e as suas responsabilidades, além de contribuir diretamente com a suas metas pessoais, organize seu dia a dia, crie uma rotina e organize os seu horários, a organização é uma função do córtex pré-frontal que é a porção mais evoluída e nova dos seres humanos e que nos diferenciam de outros animais, organizar-se é trabalhar a favor da evolução e favorecer o funcionamento do córtex pré-frontal.
Uma rotina de estudos e a constante busca por novos conhecimentos o mantém sempre intelectualmente ativo e não o deixam defasado, tiram-no da zona de conforto e o colocam no que chamamos de zona de segurança, por estar sempre preparado e obtendo mais aprendizado, o mundo muda e evolui constantemente e estar sempre adquirindo conhecimento e se modernizando o faz avançar e não ficar obsoleto ou desadaptado.
Equilibrar a sua vida com hábitos angulares positivos e principalmente evitar hábitos pouco saudáveis, especialmente os ligados ao ócio e sedentarismo, ao excesso de uso de eletrônicos e redes sociais, essas ferramentas foram construídas e desenhadas através de estudos psicológicos e os usam de maneira nociva, nefasta para que as pessoas se tornem dependentes do seu uso através de um sistema de recompensa e consequente liberação dopaminérgica gerando dependência do uso desses aplicativos, o excesso de estimulação leva ao anedonismo que é a perda da capacidade de se estimular com prazer com coisas simples e acessíveis, sendo necessário reestabelecer a homeostase do organismo para que ele volte e se adaptar as recompensas cotidianas e a se tornam feliz com elas.
Portanto, buscar a melhoria da sua saúde mental está diretamente relacionado com uma melhoria da sua saúde física e geral, a expressão “Mens sana in corpore sano” (mente sã em corpo são) tem origens na Roma Antiga e é atribuída ao poeta romano Décimo Júnio Juvenal, 55 – 127 d.C., e parte de um poema satírico chamado “Sátiras” no final do século I e início do século II, uma coleção de dezesseis poemas, organizada em cinco livros, uma crítica à sociedade decadente da Roma Antiga. A passagem destaca a importância da harmonia entre a saúde mental e física para uma vida plena e equilibrada.
por Fernando PigatoPostado emOs comentários estão desabilitados
O processo de conhecer a si mesmo, compreender suas emoções, valores, habilidades e limitações é fundamental para o desenvolvimento pessoal e para a tomada de decisões mais conscientes na vida. O autoconhecimento é um processo contínuo, individual e coletivo, não podemos nos esquecer que estamos inseridos em uma sociedade da qual fazemos parte, que dependemos dela para o nosso bem-estar e felicidade e desenvolver habilidades sociais necessárias para lidar e conviver harmoniosamente com outras pessoas é fundamental.
O número de pessoas que têm algum tipo de sofrimento mental tem aumentado a cada dia, seja uma crise pontual, ou mesmo um transtorno mental mais grave ou até mesmo uma dificuldade de se relacionar afetivamente com pessoas ao seu redor, na família, no trabalho ou no seu círculo de amigos, atesta que como indivíduos e como sociedade não estamos aprendendo algumas habilidades socias básicas, inerentes a nossa espécie, habilidades essas que antes nos ajudavam a enfrentar com maior resiliência situações desafiadoras e a aprender com elas, a lidar com situações desafiadoras e conflitos, naturais e desejados da vida e do convívio coletivo humano, aprender, se fortalecer e evoluir com elas,
Embora tenhamos evoluído, a perda de habilidades tão necessárias para uma construtiva e saudável interação social decorrem principalmente do modelo de vida que temos adotado com o desenvolvimento e a modernização, o aumento da polarização de ideias, da violência e o medo têm levado as pessoas a serem cada vez mais superficiais em suas relações, a se fecharem, ficarem cada vez mais sozinhas em seus “espaços seguros”, interagindo e se relacionando online, afastando-se das práticas e dos exercícios sociais coletivos diárias, de compreensão do outro, de ganhos de repertório comportamental, de aprendizagem, de tolerância, de auto ajuste, etc. Adultos e especialmente crianças por não terem sido ensinadas a se relacionar e por se aprofundarem cada vez menos em suas relações, perdem em não aprender e em não desenvolver essas habilidades fundamentais, produtos da convivência social diária, e consequentemente perdem os ganhos e pessoais sociais, produtos dessa interação.
A sociedade atual globalizada pressiona as pessoas cada vez mais, especialmente crianças e adolescentes, a destacar-se rapidamente, a terem resultado financeiro, a mostrarem-se vitoriosos na vida, o imediatismo e a pressão por aparência acima de tudo é fomentada ininterruptamente pelas redes sociais que enganosamente apresentam uma visão de mundo distorcida onde o sucesso e a riqueza são fundamentais para a felicidade e podem ser obtidos a qualquer custo, rapidamente e com pouco esforço e sem a necessidade de outras pessoas.
Os resultados são cada vez mais comuns, um aumento crescente exponencial de problemas de saúde mental, problemas psicológicos, crises e dificuldades sociais diretamente relacionados a inabilidade social, intolerância ao outro, excesso de timidez, egocentrismo, falta de habilidade de interagir com familiares, dificuldade de solucionar o mitigar divergências de opiniões e mesmo de aprender com elas, minando de modo crescente a capacidade de se relacionar, conquistar e manter uma posição profissional por não conseguir sustentar minimamente um relacionamento saudável com seus colegas, de manter um relacionamento sexual afetivo equilibrado.
A perda da habilidade de se relacionar adequadamente pode ser atribuída a uma variedade de fatores, muitos dos quais estão relacionados às mudanças na sociedade e na forma como as pessoas interagem atualmente:
Novas tecnologias e abuso do uso de mídias sociais: o uso excessivo de dispositivos eletrônicos e a dependência de mídias sociais podem levar as pessoas a se isolarem em um mundo virtual, reduzindo a interação face a face. Isso pode resultar em dificuldades de comunicação e em relacionamentos mais superficiais.
Estilo de vida acelerado: o ritmo acelerado da vida moderna, com agendas super ocupadas e pressões constantes, pode fazer com que as pessoas tenham menos tempo e energia para investir em relacionamentos significativos.
Falta de habilidades sociais: algumas pessoas podem não ter desenvolvido habilidades sociais eficazes devido a experiências passadas, falta de oportunidades para praticar ou uma ênfase excessiva em interações online em detrimento das habilidades sociais interpessoais.
Individualismo exacerbado: em algumas culturas, o individualismo excessivo pode levar as pessoas a priorizarem seus próprios interesses em detrimento das relações interpessoais. Isso pode resultar em dificuldades para construir e manter relacionamentos saudáveis.
Medo da rejeição e vulnerabilidade: o medo da rejeição e a relutância em se abrir emocionalmente podem inibir a formação de conexões genuínas. O receio de ser vulnerável pode levar as pessoas a manterem distância emocional e a falta ou pobreza do convívio social atual levam as pessoas a cada vez mais se sentirem vulneráveis ao julgamento das outras.
Falta de empatia: a falta de empatia pode ser um obstáculo significativo para a compreensão e a construção de relacionamentos. O egocentrismo e a falta de consideração pelos sentimentos dos outros podem prejudicar a conexão interpessoal. Algumas pessoas podem enfrentar estigmas sociais, discriminação ou isolamento, o que pode dificultar a participação ativa em relações sociais.
Mudanças nas dinâmicas familiares: mudanças nas estruturas familiares e nas dinâmicas sociais podem afetar as habilidades de relacionamento das pessoas. Isso inclui o aumento de famílias monoparentais, trabalho excessivo dos pais e menor tempo dedicado à interação familiar. Algumas famílias servem aos filhos sem lhes ensinar as habilidades básicas cotidianas fundamentais, a buscar aquilo que desejam ou a como construir relações positivas e saudáveis uns com os outros, enquanto os filhos horas intermináveis em frente a jogos eletrônicos com pobreza de contato e interação social.
Aumento do estresse e problemas de saúde mental: o estresse crônico, a ansiedade e outros problemas de saúde mental podem afetar negativamente as habilidades de comunicação e a disposição para se envolver em relacionamentos interpessoais.
A falta de habilidades sociais pode ter vários impactos negativos na vida de uma pessoa:
Dificuldades nos relacionamentos e isolamento social: a incapacidade de se comunicar efetivamente, expressar emoções de maneira assertiva ou de lidar com conflitos pode levar ao desenvolvimento de relacionamentos problemáticos e consequentemente isolamento social. Pessoas com habilidades sociais limitadas podem se afastar ou serem afastadas de pessoas, se sentir isoladas e enfrentar dificuldades para fazer novas amizades ou participar de grupos sociais.
Dificuldades na resolução de conflitos: a incapacidade de resolver conflitos de maneira construtiva pode levar a situações prolongadas de tensão e desgaste nos relacionamentos.
Problemas no ambiente de trabalho: no ambiente profissional, a falta de habilidades sociais pode prejudicar a colaboração, a comunicação eficaz, limitar as oportunidades de relacionamentos, colaboração eficaz e o avanço e a progressão na carreira.
Problemas de saúde mental: a dificuldade em lidar com situações sociais pode contribuir para o desenvolvimento de problemas de saúde mental, como ansiedade, depressão e baixa autoestima e autoconfiança.
É importante trabalhar ativamente para fortalecer as habilidades sociais e a capacidade de construir relacionamentos significativos. Isso pode envolver práticas como desenvolvimento de habilidades sociais, assertividade na expressão e comunicação, conscientização sobre o correto e moderado uso das tecnologias, busca de apoio psicológico quando necessário e principalmente a promoção de uma cultura que valorize a conexão humana. Devemos ressaltar que, não é somente desejável, é fundamental interagir socialmente e se adaptar ao mundo atual, fazemos parte de uma sociedade e quanto mais nos afastamos do convívio com as outras pessoas menos adaptadas e menos habilidades estaremos desenvolvendo, uma desenvolução de competências e habilidades e um enfraquecimento de funções cerebrais necessárias para uma boa saúde mental ocorrerá, muito será perdido, não estamos falando apenas de não conseguir conversar, se expressar ou se aproximar de alguém, estamos falando de perdas orgânicas, neuro funcionais.
Aprender as habilidades necessárias para sentir, ser capaz de lidar com situações difíceis, criar um estilo de vida positivo e reforçador onde se possa prevenir sofrimentos possíveis e a lidar de maneira adequada e construtiva com sofrimentos inevitáveis, é fundamental, especialmente na primeira infância, mas quando isso não ocorre adequadamente, chegamos a idade adulta disfuncionais, com o senso de orientação prejudicado, nos comportando inadequadamente e sequer temos consciência de como isso ocorre.
Sem ter clareza do que sentimentos, dos nossos limites e necessidades, somos incapazes de nos comunicar adequadamente, desconectados de nós mesmos, criamos erroneamente maneiras próprias inadequadas de nos comportar com a qual vamos nos habituando ao longo da vida, indiferentes a isso vamos sobrevivendo por um caminho confuso e de muitas repetições por vezes dolorosas.
O melhor caminho seria auxiliar crianças e jovens, através de suas famílias e sua rede de apoio ou de um profissional da psicologia, a conquistarem uma maior consciência de si mesmos e autoconhecimento. Quando o comportamento disfuncional já está estabelecido, especialmente em adultos, a psicoterapia poderá ajudá-lo a compreender e agir sobre seus comportamentos disfuncionais, a mudar hábitos arraigados promovendo um maior bem-estar pessoal e para as pessoas a sua volta.
A busca do autoconhecimento promove muitos benefícios para o indivíduo, é uma jornada contínua que oferece inúmeros benefícios para a qualidade de vida, relacionamentos interpessoais, sucesso pessoal e bem-estar emocional:
Autoconsciência superior: conhecer a si mesmo envolve estar ciente de seus pensamentos, emoções, valores, habilidades, fraquezas e comportamentos. Essa consciência permite que você compreenda melhor como você reage a diferentes situações e como suas ações afetam os outros.
Tomada de decisão mais assertiva: o autoconhecimento ajuda na tomada de decisões mais informadas. Ao entender suas motivações, metas e valores, você pode fazer escolhas alinhadas com sua verdadeira essência, o que geralmente leva a decisões mais gratificantes e significativas.
Relacionamentos mais saudáveis: conhecer a si mesmo é crucial para construir relacionamentos saudáveis. Isso permite que você comunique suas necessidades, compreenda as dos outros e estabeleça limites eficazes. Relacionamentos mais autênticos e profundamente conectados são frequentemente construídos sobre uma base de autoconhecimento mútuo.
Crescimento pessoal: o autoconhecimento é essencial para o crescimento pessoal. Ao identificar áreas em que você pode melhorar, pode trabalhar ativamente para desenvolver novas habilidades e superar desafios. Isso cria uma jornada contínua de autodesenvolvimento e aprimoramento tanto na sua vida pessoal quanto na sua vida profissional.
Gestão do estresse: compreender suas reações ao estresse e identificar suas fontes permite que você desenvolva estratégias eficazes para lidar com as pressões da vida. Isso pode incluir a prática de técnicas de gestão do estresse, como meditação, exercícios físicos ou outras atividades que promovam o equilíbrio emocional.
Autoaceitação: o autoconhecimento leva à autoaceitação. Reconhecer suas qualidades positivas e aceitar suas imperfeições cria uma base sólida para construir uma autoestima saudável. O que não significa se aceitar como é, você deve lidar ativamente para corrigir seus erros e se desenvolver para se tornar uma pessoa melhor todos os dias.
Objetivos claros: ao conhecer seus valores e paixões, você pode estabelecer metas que estejam alinhadas com o que é verdadeiramente importante para você. Isso aumenta a motivação e a probabilidade de alcançar esses objetivos e de se realizar com eles.
Adaptação a mudanças: em um mundo que está constantemente mudando, o autoconhecimento permite que você se adapte mais facilmente às mudanças. Saber como você reage às mudanças e entender suas próprias habilidades de resiliência pode ser valioso em situações de transição, quanto mais mentalmente flexível você puder ser menor serão suas dificuldades em se adaptar a situações e a acompanhar as mudanças do mundo.
A busca pelo autoconhecimento está ligada ao desenvolvimento de habilidades sociais que se referem ao conjunto de comportamentos, atitudes e competências que permitem que uma pessoa interaja eficazmente com os outros em diferentes contextos sociais. Essas habilidades desempenham um papel crucial na construção e manutenção de relacionamentos saudáveis e bem-sucedidos:
Comunicação eficaz: expressar pensamentos, sentimentos e ideias de maneira clara e assertiva, além de ouvir atentamente os outros.
Empatia: entender e compartilhar os sentimentos dos outros, demonstrando compreensão e consideração pelos seus pontos de vista, mesmo quando não estiver de acordo.
Resolução de conflitos: habilidade para lidar com conflitos de maneira construtiva, procurando soluções que beneficiem ambas as partes envolvidas.
Assertividade: expressar opiniões, necessidades e desejos de maneira direta e respeitosa, sem ser agressivo ou passivo.
Colaboração: trabalhar efetivamente em grupo, contribuindo para objetivos comuns e respeitando as contribuições dos outros.
Autocontrole emocional: gerenciar emoções de maneira saudável, evitando reações impulsivas e comportamentos prejudiciais.
Habilidade de iniciar e manter conversas: ser capaz de iniciar e manter uma conversa de maneira natural e agradável.
Respeito às diferenças: aceitar e respeitar a diversidade de pensamentos, culturas e perspectivas.
Desenvolver autoconhecimento e habilidades sociais é um processo contínuo que envolve tempo e dedicação, procurar orientação e acompanhamento de um profissional da psicologia pode enriquecer a sua vida pessoal, social e profissional.